(ansa) - zagabria, 16 lug - la situazione umanitaria dei
profughi di srebrenica, attualmente rifugiati a tuzla è
leggermente migliorata dal punto di vista umanitario, ma si
nutrono invece fortissime preoccupazioni per la sorte di circa 12
mila uomini di cui si ignora tuttora la sorte. lo ha detto
all'ansa il commissario europeo per le questioni umanitarie
emma bonino, giunta a spalato di ritorno da una visita a tuzla.
dei 18 mila profughi giunti all'aeroporto di tuzla, 11 mila, ha
detto, hanno trovato rifugio in centri di raccolta come scuole e
fabbriche. sulla pista dell'aeroporto in disuso, restano circa 5
mila persone in una situazione insopportabile con una temperatura
di oltre 35 gradi all'ombra e il rischio costituito dai campi
minati che si trovano nelle vicinanze.
l'unprofor, ha continuato bonino, è riuscita a costruire
gabinetti per i 5 mila profughi, ma mancano tuttora le cucine. il
problema, ha sottolineato il commissario bonino, da un punto di
vista umanitario può essere affrontato, ma la questione più seria
è costituita dai 12 mila uomini in età valida per il
combattimento che sono scomparsi e di cui mancano notizie. "siamo
di fronte a un vero e proprio genocidio", ha aggiunto emma
bonino: "tutte le voci concordano nel ritenere che, oltre ai
4.000 che mancano all'appello e che presumibilmente si trovano
nello stadio di bratunac , ci sono altre 8.000 persone di cui non
si hanno notizie. sono scomparse".
il commissario dell'ue per le questioni umanitarie ha poi detto
di avere avuto una lunga riunione con il ministro bosniaco per i
rifugiati ed ha aggiunto che riferirà della sua visita a tuzla
domani pomeriggio a bruxelles al consiglio affari generali
dell'unione.
emma bonino ha poi detto che damaso feci, responsabile
dell'unhcr per la bosnia ha passato due giorni a pale, la
'capitale' dell'autoproclamata repubblica serba di bosnia, nel
tentativo di convincere i serbi-bosniaci di consentire l'ingresso
alla croce rossa internazionale nelle zone passate sotto
controllo serbo e ha aggiunto che 400 caschi blu olandesi sono
tuttora "assediati" nella loro base a nord di srebrenica.
(stamane da belgrado l'inviato dell'ue carl bildt ha detto di
avere avuto assicurazioni dai serbo-bosniaci che sarà consentita
una visita dell'unhcr ai musulmani fatti prigionieri a
srebrenica, ndr).
due sanitari belgi dell'associazione "medici senza frontiere"
che da soli si stanno occupando di 59 feriti non trasportabili
sono anch'essi in stato di virtuale detenzione, ha aggiunto
bonino, secondo cui anche il responsabile civile degli
osservatori dell'onu non è in grado di circolare liberamente.
il commissario europeo ha poi posto l'accento sull'assedio di
zepa rendendo noto che l'unione europea sta attrezzando dei
centri di raccolta a zenica in vista di una possibile caduta
della piccola enclave musulmana. il commissario ha quindi
affermato che secondo il ministro bosniaco per i rifugiati i
"profughi di srebrenica devono essere considerati come dei
rifugiati dell'onu".
emma bonino ha quindi detto che il 19 a ginevra ci sarà una
riunione dei paesi donatori alla quale interverranno anche
autorità bosniache. nell'occasione dell'incontro sarà messo a
punto un piano finanziario per andare incontro alle necessità dei
profughi della bosnia orientale, ha aggiunto il commissario
dell'ue, secondo la quale il governo bosniaco dovrebbe chiedere
un aiuto pari a circa 15 milioni di marchi tedeschi al mese. emma
bonino ha infine ricordato che l'unione europea sostiene oltre il
50 per cento degli sforzi finanziari internazionali per la
bosnia-erzegovina.