(ansa) - roma, 17 lug - efficienza amministrativa e
delegificazione: intorno a questi due cardini ruota, per il
commissario europeo emma bonino, la possibilità di utilizzare al
meglio i fondi strutturali comunitari destinati all'italia che
ammontano, per il quinquennio 1994-'98, a circa 44.000 miliardi
di lire. l'opinione di emma bonino è stata condivisa da andrea
monorchio, ragioniere generale dello stato, e dal sottosegretario
al bilancio giorgio ratti che, con il commissario europeo, hanno
partecipato ad un convegno sull'utilizzo dei fondi strutturali
nella sede del cnel.
per costruire una cultura amministrativa adeguata, emma bonino
ha suggerito di dar vita ad una serie di conferenze e seminari
destinati alle regioni a cui mancano spesso le informazioni per
utilizzare le risorse e portare a termine i progetti. la riforma
dei fondi strutturali, ha ricordato, prevede che i finanziamenti
non siano più erogati a pioggia, bensì secondo un principio di
programmazione, che siano concentrati in settori prioritari, che
siano addizionali rispetto ad altre iniziative di finanziamento e
che siano concordati con gli stati membri interessati. è
importante, ha infatti sottolineato bonino, che si stabiliscano
rapporti efficienti fra le regioni, destinatarie ultime dei
finanziamenti, e governo centrale che deve provvedere a
semplificare al massimo la normativa nazionale.
bisogna fare in modo, ha insistito il commissario europeo, che
l'italia impegni tutte le risorse destinatele dalla ue a
differenza di quanto fatto nel precedente quinquennio quando, su
25.000 miliardi, è stato utilizzato solo il 62%. oggi l'italia ha
avanzato richieste per 1.500 milioni di ecu rispetto ai circa 20
milioni stanziati e ne sono stati erogati solo 870; c'è il
rischio - ha avvertito il commissario europeo - che nella
valutazione di metà percorso la ue decida di riallocare le
risorse presso paesi amministrativamente più efficienti.
monorchio si è soffermato sui problemi delle regioni meridionali
e sulla disoccupazione, ricordando che 32.000 miliardi delle
risorse totali destinate all'italia sono indirizzate al sud:
"questi fondi si andranno ad aggiungere ai 32.000 miliardi
stanziati dal governo nazionale; il sud avrà così a disposizione
fino al '99, 64.000 miliardi che potrebbero significare molto per
la disoccupazione". se non si affronta questo nodo cruciale, ha
detto monorchio, un paese non potrà conoscere una vera ripresa. è
dunque necessario utilizzare tutti i fondi destinati dalla ue
"anche perchè non sono regali che la comunità ci destina, ma
soldi nostri". nel '93, ha ricordato, l'italia ha erogato alla ue
17.000 miliardi di risorse, ricevendone in cambio 13.000; "anche
nel '94 - ha aggiunto - saremo contribuenti netti".
l'eccesso di norme, ha aggiunto il ragioniere generale dello
stato, blocca le più diverse iniziative: "basti pensare a tutti
gli ostacoli frapposti per la realizzazione dell'alta velocita"'.
a questo scopo, ha aggiunto, si potrebbero formulare testi unici
per le varie materi trattate.
il coinvolgimento delle regioni, è quindi molto importante per
non ripetere la deludente esperienza del quinquennio 1989-'94, a
cui ha contribuito anche la soppressione dell'agenzia per il
mezzogiorno che ha significato "il blocco degli investimenti nel
sud. ben cinque ministri del bilancio hanno dovuto concentrare
energie per creare sostitutivi all'intervento". monorchio ha
infine "candidato" la ragioneria generale dello stato al
monitoraggio "finanziario e fisico" dei progetti delle regioni.
"entro il 31 dicembre '96 saranno forniti al sistema informativo
della ragioneria i dati finanziari dei progetti per cui sono
chiesti i finanziamenti, in seguito si procederà al controllo
dello stato di avanzamento dei progetti".