»L'ITALIA NON SPENDE I FONDI EUROPEI La Bonino: Bruxelles potrebbe ridurre i trasferimenti
LA STAMPA, pagina 27, foto Bonino
ROMA. Nel 1993 l'Italia ha erogato all'Unione Europea risorse per 18 mila miliardi, mentre ha ricevuto dalla Comunità 14 mila miliardi in finanziamenti. E la situazione non è cambiata »tanto che siamo creditori netti anche nel 1994 . A lanciare l'allarme sui saldi negativi dei rapporti tra Italia e Ue è il Ragioniere generale dello Stato Andrea Monorchio sottolineando lo strano percorso che segue il nostro Paese stretto »tra disoccupazione, continue correzioni alla finanza pubblica e Fondi strutturali comunitari che utilizziamo solo in parte .
Monorchio ha voluto porre il dito sulla piaga. »I fondi strutturali, che non sono dei regali all'Italia, possono contribuire a dare una spinta decisiva al Paese per ridurre la disoccupazione. Nel quinquennio 1994-1999 - ha aggiunto - sono a disposizione delle Regioni italiane del Sud 32 mila miliardi di fondi strutturali comunitari cui si aggiungono altri 32 mila miliardi di investimenti nazionali. Dunque, 64 mila miliardi da non perdere . E, invece, ha proseguito Monorchio, l'Italia lavora a rilento »tanto che da nove mesi giacciono al ministero del Tesoro 7800 miliardi di cofinanziamenti comunitari assicurati dal nostro Paese e in attesa di venire utilizzati .
La via d'uscita delineata da Monorchio, nel corso di un convegno al Cnel, è quella dell'istituzione delle conferenze regionali attraverso cui dare agli enti locali i canali per garantirsi i finanziamenti mirati ai programmi. D'altro canto - ha osservato il Ragioniere generale dello Stato - »per utilizzare i fondi comunitari serve una pubblica amministrazione efficiente che, invece, oggi si adagia sulle difficoltà incontrate, alle prese come è con norme che talora si sovrappongono e che altre volte sono tacitamente abrogate .
Il risultato è che nel quinquennio 1989-1993 è stato utilizzato solo il 63% dei fondi a disposizione. Nel dettaglio, la Campania ha usufruito solo del 39,3% dei finanziamenti, la Sicilia del 43%, la Basilicata del 68% e il Molise del 71%. In questo quadro, l'Italia si pone a livello europeo al penultimo posto di questa speciale classifica: ha fatto meglio della Grecia ma peggio del Portogallo.
Lancia l'allarme anche il commissario europeo Emma Bonino: »Il piano '94-99 assegna al nostro paese 44 mila miliardi. Siamo a un terzo del percorso e le risorse impegnate sono 3 mila miliardi e quelle utilizzate soltanto 1500. L'anno prossimo l'Unione europea compirà una verifica e potrebbe essere decisa una riallocazione delle risorse a danno dell'Italia e a favore, di Paesi più efficienti .