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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 18 luglio 1995
prodi, nell'ue 'oggettive divergenze' sulla bosnia

(ansa) - bruxelles, 18 lug - romano prodi si è detto oggi

d'accordo con il governo dini sul fatto che "se, chiamata,

l'italia deve fare il suo dovere" per la bosnia, ma ha subito

aggiunto che "un'iniziativa autonoma non ha senso" e che ogni

eventuale intervento "avrebbe validità solo se coordinato" con i

partner europei.

dopo aver incontrato a bruxelles il presidente della commissione

europea jacques santer e vari altri membri dell'esecutivo

comunitario tra cui gli italiani emma bonino e mario monti, il

leader dell'ulivo ha però notato che all'interno dell'ue vi è

"una disparità di vedute che non può esser presa con indiferenza"

e che sembra bloccare ogni iniziativa.

"ho concordato con santer - ha riferito prodi ai giornalisti -

sul fatto che la presenza europea in bosnia non può limitarsi

agli aiuti umanitari, sia pure ingenti, e gli ho chiesto se

vedesse una possibilità di intervento per le 'aree protette',

nell'ambito delle nazioni unite e con truppe nato. il presidente

ha sottolineato che vi sono difficoltà a causa delle oggettive

divergenze di vedute e opinioni tra i partner europei e che

bisognerà aspettare la riunione di venerdì a londra tra i

ministri dei paesi coinvolti nelle operazioni nella ex

jugoslavia. la situazione è complicata". in particolare con emma

bonino, responsabile della commissione per gli aiuti umanitari,

prodi ha discusso della necessità di aumentare gli stanziamenti -

"anche a carico dell'italia" - in seguito all'evolversi della

situazione e ha convenuto che le necessità del momento sono ormai

"molto superiori alle aspettative".

il candidato del centro-sinistra alla guida del governo ha

insistito sul fatto che l'ue deve riuscire a dotarsi di una

propria politica estera e ha detto di volere "un'europa con un

cuore politico, con una politica europea". "su questa strada egli

ha aggiunto - bisogna andare avanti e che ci stia chi ci sta".

 
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