EMMA BONINO: "Stavamo per perdere 10mila miliardi Cee"
Pericoli per il '95-'99:"C'è una cultura amministrativa sbagliata"
IL MATTINO, 12 set 95, pag.2
di Myrta Merlino
"La mia vera preoccupazione è che se continua così la Comunità, a metà del '96, ci revocherà i fondi un'altra volta!". E' come una pila elettrica Emma Bonino, commissario europeo, sbarcata a Napoli nel tardo pomeriggio di ieri per partecipare ai lavori dell'Alleanza radicale europea a Sorrento.
"Sul pacchetto 1989-1993 abbiamo rischiato di perdere ben 10mila miliardi recuperati in extremis dal Ministro Masera -ricorda il Commissario- ed ora ci risiamo. Sui 44mila miliardi stanziati da Bruxelles per il quinquennio 1994-1999 sono arrivati alla Comunità progetti per un importo globale di 1000 miliardi di cui la Ue ha dato un anticipo di 800 miliardi. Se si considera che a metà del '96 ci sarà una revisione di percorso lascio a voi le conclusioni.
Commissario la Regione vive proprio un dramma di questo tipo, stiamo praticamente a fine '95 e ancora non si riesce a sbloccare il pop campano, un pacchetto da oltre 6mila miliardi. Lei come rappresentante italiano in seno all'Unione europea cosa può fare?
"Per il momento, di comune accordo con il commissario per le politiche regionali Monika Wulf Mathies, stiamo organizzando dei seminari in giro per l'Italia presso tutte le regioni interessate. A luglio siamo stati a Roma, venerdi' prossimo saremo a Napoli, dove incontrerò il presidente della Regione Campania e quello della Regione Calabria. Ma io posso fare ben poco se non cambia la cultura amministrativa degli enti locali".
Eppure molti dicono che il nostro Paese viene penalizzato a Bruxelles da una nostra atavica debolezza all'interno degli organi comunitari?
"Questo puo' essere vero, anche perche' l'instabilita' politica certamente non ci giova, ma soprattutto rispetto ad un paese come la germania che e' il primo contribuente netto e dunque presenta il conto. Noi pero' non siamo certo piu' deboli della Grecia e del Portogallo che pure utilizzano molto meglio le occasioni di sviluppo offerti dalla Ue".
Tutti se la prendono sempre con l'inefficienza delle regioni, quelle meridionali in testa, pero' finora nessuno ha suggerito la soluzione definitiva. Si fa tanto parlare di cabina di regia, di mega societa' di consulenza, di task-force, ma poi in concreto come ci si dovrebbe muovere?
"Le cabine di regia, in se stesse, sono una buona idea, bisogna vedere come funzioneranno e se funzioneranno. Anche Europrogetti e finanza (ndr la societa' costituita da Mediocredito Centrale per migliorare l'accesso ai fondi comunitari) potrebbe rappresentare un bell'aiuto per le Regioni pero', certo non puo' sostituirsi ad esse. Mi pare che l'unica ricetta realistica sia quella di procedere ad uno snellimento legislativo e ad una formazione della burocrazia degli enti locali, in modo da migliorare la capacita' progettuale e la comprensione delle procedure".
E i temi che si dibatteranno domani a Sorrento nel corso delle giornate di studio di Alleanza Radicale europea avranno a fare con il Sud?
"Non e' un caso che i 19 componenti dell'Alleanza di cui solo Pannella e Dell'Alba sono italiani abbiano scelto Sorrento. Si cerchera' di fare il punto sullo stato dell'unione con una forte attenzione per i problemi del mediterraneo".