(ansa) - bruxelles, 10 ott - il problema del rientro deiprofughi in ruanda e' stato esaminato oggi a bruxelles dal
responsabile per gli aiuti umanitari dell'unione europea (ue)
emma bonino e dal sottosegretario americano per l'africa george
moose.
l'ufficio per gli aiuti umanitari dell'ue (echo) e l'alto
commissariato per i profughi dell'onu (unhcr) hanno deciso di
cooperare strettamente, ha annunciato bonino a moose, per
accelerare il rientro dei 2.000.000 di profughi ruandesi che si
trovano in zaire e che il governo di kinshasa minaccia di
espellere alla fine dell'anno. ''non potremo certo rimpatriarli
tutti prima della fine di dicembre - hanno detto fonti della
commissione europea - ma dobbiamo mostrare al governo zairese
che stiamo facendo sul serio''.
per evitare che i profughi, rientrando in ruanda, finiscano
in campi di concentramento in attesa che la loro posizione
venga chiarita, l'ue ha deciso di finanziare l'organizzazione
'giuristi senza frontiere' affinche' alcuni loro gruppi vengano
inviati sul luogo ''per la rapida verbalizzazione dei fatti'',
in modo che quanti risultino avere conti in sospeso con la
giustizia possano essere chiamati a risponderne in seguito,
senza dover sostare a lungo in improvvisate prigioni.
per facilitare il rientro in ruanda, l'ue e la croce rossa hanno deciso di impiantare nei campi in zaire una radio per fornire ''informazioni oggettive sulla situazione del loro paese'' ed evitare cosi' che i profughi siano confusi da quanti tendono a impedirne il ritorno.
moose, hanno riferito le fonti, ha accolto favorevolmente il
recente accordo tra echo e usaid, l'agenzia governativa
americana per gli aiuti umanitari, impegnandosi a sostenerlo.
approfittando della tregua in corso in liberia, inoltre,
bonino ha anticipato a moose l'intenzione dell'ue di mettere a
punto un piano globale di assistenza ai profughi risultato della
guerra civile in quel paese. (ansa)