(ansa) - lussemburgo, 26 ott - è giunto ormai in dirittura d'arrivo il negoziato per il rinnovo dell'accordo di pesca tra l'unione europea e il marocco. tuttavia la conclusione rapida dell'intesa dipenderà dall'impulso politico che lunedí prossimo i ministri degli esteri dell'ue vorranno dare alla politica mediterranea e al relativo accordo di associazione che bruxelles e rabat stanno negoziando in parallelo a quello della pesca. è questo in sostanza il messaggio che è emergo oggi a lussemburgo al termine del consiglio dei ministri della pesca dell'ue che hanno esaminato con la commissaria europea emma bonino responsabile del settore, l'andamento dell'ultimo round di negoziati sulla pesca in corso a bruxelles. "stiamo arrivando in dirittura d'arrivo e spero che a fine novembre le flotte spagnola e portoghese possano riprendere l'attivita' di pesca nelle acque marocchine" interrotta dal primo maggio scorso, ha detto bonino, aggiungendo che si sta "avanzando anche con uno sforzo d'invenzione per quello che ri
guarda le clausole di salvaguardia". parlando poi delle due trattativein corso con il marocco (pesca e associazione) la commissaria ha affermato "che si tratta di due sistemi giuridici diversi a cui va data una valutazione politica globale in quanto l'accordo di associazione conta numerosi elementi". il presidente di turno del consiglio, il ministro della pesca spagnola luis atienza ha affermato a sua volta che sul negoziato con il marocco non è emerso oggi da parte dei ministri dell'ue nessun ostacolo. da parte italiana, hanno indicato fonti diplomatiche, "non ci sono difficoltà ad acconsentire al rinnovo dell'intesa sulla pesca, ma delle complicazioni potrebbero intervenire qualora essa fosse connessa con l'accordo di associazione". in uest'ultimo ambito l'italia teme per le concessioni commerciali che potrebbero essere fatte al marocco in settori produttivi sensibili come quello del pomodoro, degli agrumi, dei fiori recisi. fonti della commissione a loro volta sottolineano "che le apertura agricole al mar
occo sono limitate e vanno valutate globalmente tenendo conto anche delle aperture del mercato marocchino ai prodotti industriali europei". nel corso dei lavori il consiglio ha anche approvato gli orientamenti futuri per rilanciare il mercato della sardina nell'ue, definito il sistema di controlli nelle acque dell'atlantico e accordato aiuti ai pescatori e armatori iberici per la mancata attività nelle acque marocchine. è stato deciso, infine, un aiuto ue di circa 430 miliardi di lire per cofinanziare i controlli nel settore della pesca. al riguardo l'italia ha ottenuto di poter destinare i fondi anche per le attrezzature impiegate dalla guardia costiera.