Faccio parte di un gruppo di convenzionati (ginecologi, anestesisti, infermieri professionali, ostetriche) per il servizio di Pianificazione
Familiare ed IVG (Legge 194/78) dell'ex USL 34 Catania (P.O. Garibaldi) .
Da qualche anno stiamo assistendo a manovre strane intorno ai servizi di IVG nell'ambito della Sicilia Orientale: ospedali che hanno
tagliato le sedute operatorie del 50% (P.O. V.Emanuele CT) altri che funzionano ad intermittenza (P.O. S.Bambino CT) altri che da qualche anno hanno chiuso il
servizio (ospedale di Acireale, Taormina, Giarre),situazioni che si vanno ad aggiungere al livello "stardar" di ostruzionismo fatto nei confronti di questi servizi.
La novità che si è aggiunta quest'anno, almeno per l'amministrazione
della ex USL 34 di Catania, è l'assimilazione delle nostre convenzioni annuali, a quanto stabilito dalla legge finanziaria 537 del 24.12.93 artt. 23-27 . Alle prime comunicazioni informali, ponemmo all'allora
commissario straordinario, le nostre perplessità circa la disgregazione che tale norma avrebbe provocato alla, già mal applicata, 194/78. Il comissario straordinario accogliendo i nostri dubbi, chiese parere all'Assessorato Regionale alla Sanità, che rispose confermando l'applicabilità della finanziaria, visto che il nostro servizio non era tra quelli esclusi dalla stessa.
Questo significherà che ogni tre mesi ci sarà un ricambio di tutto il
personale convenzionato, che... avuto forse appena il tempo di identificarsi come gruppo e di affrontare insieme alle donne afferenti al servizio la delicata e drammatica scelta d'interrompere la gravidanza (se non si son potute rimuovere le cause che portano a tale decisione), ...
DRRRIIINNNN !!!... Big Ben ha detto stop!.. avanti un altro gruppo.
Saranno motivati questi operatori ad instaurare una relazione di aiuto con
le donne, in modo da farle tornare per l'aspetto più importante " LA PREVENZIONE ATTRAVERSO L'INFORMAZIONE PER UNA CORRETTA
CONTRACCEZIONE"???.. Saranno motivati ad organizzarsi, in modo da rendere più accessibile e fruibile il servizio a seconda delle reltà locali, sapendo che non avranno il tempo di applicare le proprie idee??
Forse vedo in ottica pessimistica, perchè avevo investito molto
in questo servizio; ormai siamo un gruppo molto affiatato, con obiettivi
comuni che si possono semplicemente sintetizzare nell'adesione ed applicazione dell'art.1 della legge 194/78.
Non sono a conoscenza della realtà a livello nazionale, per quanto riguarda
la tipologia di rapporto che gli operatori dei servizi in questione hanno
con le rispettive amministrazioni. Ma più colleghi mi hanno riferito che il
ricorso al convenzionamento è abbastanza diffuso, visto l'alto numero di obiettori di coscienza che di fatto rende ancor oggi impossibile l'applicazione della L.194.
Ne consegue che se tale ricorso al convenzionamento è la
formula più diffusa a livello nazionale, e i vari amministratori o per libera
interpretazione, o su indicazioni degli assessorati regionali applicheranno
quanto previsto da qesta famigerata l. 537/93 , tutti quei gruppi
politici,lobby,e associazioni varie che hanno da sempre ostacolato
l'applicazione di qesta legge, hanno finalmente vinto la loro battaglia,
senza dare nell'occhio, non avendo neanche bisogno di mettere in discussione
la stessa, proponendo modifiche da dover discutere in parlamento o tramite
eventuali referendum, sapendo già di non ottenere i consensi necessari.
Assisteremo ad un aumento di IVG clandestine con tutto quello che ne può
derivare da tali pratiche svolte illegalmente, in modo particolare qui al
sud, dove gia attualmente l' aborto clandestino porta nelle tasche di alcuni
pseudo professionisti della salute parecchi milioni di lire .
CHE FARE?...
1) Verificare se è un problema a livello nazionale, o solo
della regione Sicilia
2) Se cosi fosse si potrebbe da subito proporre un intervento legislativo
che modifichi in senso estensivo alle convenzioni per i servizi di IVG la
non applicabilità di detta legge 537/93 come già prevedeva, la stessa per altri settori dell'amministrazione pubblica, visto tra l'altro
che il governo Dini dovrà entro la fine dell'anno
far approvare la nuova finanziaria.
3) La costituzione di un coordinamento nazionale che verifichi quanto su
esposto utilizzando chiaramente AGORA come sistema di comunicazione, creando
una conferenza per l'occasione.
Filippo Ortolano
Infermiere Professionale