(vedi ''ue: consumatori, ministri... ''delle 18:00 circa) (ansa) - bruxelles, 9 nov - i consumatori europei potranno in
un prossimo futuro contare su un nuovo strumento d'informazione:
quello della pubblicita' comparativa basata tra prodotti
omogenei e su dati obiettivi.
per gran parte dei consumatori, come per quelli italiani,
sara' una vera e propria rivoluzione. sul piccolo schermo, alla
radio o sulla carta stampata potranno ad esempio sapere se un
fustino di detersivo di una determinata marca costa di piu' di
un equivalente fustino di una marca concorrente. o ancora,
verranno informati se un tipo di spumante e' piu' secco di un
altro. la pubblicita' non gli potra' pero' dire che una marca
di detersivo lava piu' bianco di un'altra marca, oppure che
quella bottiglia di spumante costa meno di una bottiglia di
champagne.
a questo risultato che alcuni non esitano a definire
''storico'' per il settore in paesi come italia, germania,
danimarca, lussemburgo e belgio dove questo tipo di pubblicita'
non e' previsto, e' giunto il consiglio dei ministri per la
politica dei consumatori dopo una lunga riunione conclusasi
questa sera a bruxelles.
per l'italia era presente il sottosegretario luigi
mastrobuono che ha contribuito al raggiungimento dell'accordo
politico ricordando tuttavia ''che ora bisogna fissare a livello
europeo anche le regole per la pubblicita' sleale''.
(ansa) - bruxelles, 9 nov - ''abbiamo finalmente raggiunto un
accordo su una direttiva che si attendeva da molti anni'' ha
spiegato la commissaria europea per la politica dei consumatori
emma bonino, soddisfatta anche del fatto che i quindici hanno
''accolto molto positivamente'' il documento della commissione
sulle priorita' per la futura politica del settore.
l'introduzione di regole armonizzate nell'ue sulla
pubblicita' comparativa avverra' trenta mesi dopo l'adozione
formale e congiunta del consiglio e del parlamento europeo del
compromesso politico raggiunto oggi dai ministri. il testo,
infatti, completa con nuove norme la direttiva europea
450 del 1984 sulla pubblicita' ingannevole introducendo le
condizioni affinche' la pubblicita' comparativa possa essere
considerata lecita. tra le condizioni poste due hanno dato vita
ad un vivace dibattito. la prima riguardava la pubblicita' tra
prodotti a denominazione d'origine controllata per cui e' stato
deciso che il confronto puo' essere fatto solo tra marche
diverse dello stesso prodotto 'doc'. la seconda riguardava il modo sleale con cui alcuni produttori traggono profitto dal prestigio di un'altra marca. in futuro non potranno piu' usare nomi commerciali o altri segni distintivi di un concorrente.
un accordo insomma, ha detto mastrobuono, che dovrebbe offire
ai consumatori ''piu' chiarezza e trasparenza''. (ansa).