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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 20 novembre 1995
ue: aiuti umanitari, bonino a conferenza fame e povertà

(ansa) - bruxelles, 20 nov - per venire in aiuto ai paesi più poveri del pianeta bisogna puntare sulla "prevenzione", rafforzando l'organizzazione delle nazioni unite, utilizzando le nuove tecnologie d'informazione, sviluppando la politica europea di sicurezza comune per tener conto delle lezioni che sono scaturite dalle crisi in jugoslavia e in ruanda. così il commissario europea emma bonino, responsabile dell'ufficio umanitario della comunità, ha illustrato oggi a bruxelles, alla conferenza internazionale sulla fame e la povertà, le soluzioni su cui puntare per migliorare l'intervento umanitario. la conferenza, che intende riportare l'attenzione internazionale sulle necessità di aiutare i poveri a sovvenire ai bisogni delle loro famiglie e a proteggere l'ambiente in cui vivono, è organizzata dal fondo internazionale di sviluppo agricolo (fida). ai lavori, finanziati da italia, francia, belgio, lussemburgo e dalla commissione europea, sono presenti oltre 800 rappresentanti tra organizzazioni non governative

, associazioni rurali, femminili, di giovani, oltre ad esperti e ricercatori internazionali. per la signora bonino, comunque, "la maggior parte delle crisi umanitarie sono il risultato dell'assenza di uno sviluppo sostenibile in campo sociale, economico e politico". le calamità, ha ricordato ancora bonino, colpiscono il terzo mondo in maniera molto più acuta che le aree sviluppate: il peso dei disastri sul prodotto interno lordo è infatti venti volte più alto nei paesi poveri rispetto a quelli ricchi. tuttavia, gli esercizi di prevenzione per ovviare alle calamità naturali, hanno avuto effetti positivi. al riguardo il commissario ha portato l'esempio del ciclone che nel 1991 ha colpito il bangladesh: sebbene di gravità molto superiore al precedente del 1974, le perdite umane sono state 'contenute' a 150.000 vittime contro le 500.000 di 17 anni prima. ai lavori del convegno è intervenuto anche il commissario europeo per le relazioni con i paesi d'africa, dei caraibi e del pacifico (acp) joao de deus pinheiro,

che ha lanciato un appello affinchè le popolazioni più povere escano "dal circuito infernale della dipendenza, per diventare i veri protagonisti del loro proprio sviluppo". "per favore non ritorniano agli errori del passato, ha detto pinheiro, che hanno -almeno parzialmente- creato delle dipendenze alimentari, annientato la produzione locale in molti paesi in via di sviluppo, limitato gli scambi interregionali, mettendo in causa o ritardando le riforme di politiche settoriali che ipotecano lo sviluppo di produzioni locali".

 
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