(ansa) - madrid, 14 dic - anche se hanno ormai superato i quattro miliardi di dollari all'anno, gli aiuti umanitari alle aree colpite da crisi politico-militari non bastano più e stanno diventando un peso insopportabile per gli stessi donatori, alle prese con proprie difficoltà di bilancio. da qui l'appello venuto oggi da un apposito 'vertice umanitario' - convocato dalla commissaria europea emma bonino - in cui tutte le principali organizzazioni del settore hanno chiesto ai governi un "intervento decisivo" per prevenire più che curare il male. svoltosi nella capitale spagnola alla vigilia della riunione di domani e dopodomani tra i capi di stato e di governo dell'unione europea, il 'vertice umanitario' si è concluso con la consegna al premier spagnolo felipe gonzalez, attuale presidente di turno dell'ue, di un documento in cui è stato sottolineato che gli aiuti umanitari "non possono sostituirsi all'azione politica" per risolvere le crisi. alla riunione, presieduta da bonino, hanno partecipato tra gli altri
l'alto commissario dell'onu per i profughi sadako ogata, il presidente della croce rossa internazionale cornelio sommaruga, la direttrice dell'unicef carol bellamy e la presidente di 'medici senza frontiere' doris schopper. in quella che ha battezzato come la sua 'dichiarazione di madrid', il vertice umanitario ha preso atto con soddisfazione delle firma oggi a parigi degli accordi di pace per la bosnia, ma ha detto che bisogna adesso affrontare "con lo stesso impegno" le altre crisi mondiali e risolvere il problema alle radici, combattendo la povertà, la fame, la sovrappopolazione e le violazioni dei diritti dell'uomo prima che degenerino in nuove catastrofi umanitarie. i paesi donatori - ha detto il documento - spendono una proporzione troppo grande dei loro mezzi per rispondere alle crisi e troppo poco per prevenirle. è un rapporto che va rovesciato e gli investimenti devono essere concentrati sullo sviluppo, che è l'unico modo efficace per prenire le crisi umanitarie.