(ansa) - bruxelles, 20 dic - la gestione degli aiuti alimentari ai paesi più poveri e l'invio da parte dell'unione europea di aiuti umanitari d'urgenza alle popolazioni in difficoltà nel mondo saranno in futuro regolamentati da precise disposizioni approvate oggi dal consiglio dei ministri europei responsabili per la cooperazione allo sviluppo conclusosi questa sera a bruxelles. sugli aiuti umanitari il dibattito è stato intenso con qualche momento di tensione. ma al termine gli stati membri hanno trovato una soluzione che tiene conto delle necessità di aiutare, con flessibilità e rapidità, le popolazioni colpite da conflitti o calamità. nel suo discorso, il commissario emma bonino ha difeso la capacità del servizio 'echo', che gestisce gli aiuti umanitari d'urgenza, di intervenire con la massima rapidità in situazione di emergenza. il regolamento approvato oggi accontenta in effetti un po' tutti: fornisce una base legale per questo servizio della commissione ma permette anche ai paesi membri di intervenire
nel merito solo quando gli aiuti superino 10 milioni di ecu (20 miliardi di lire). per la definizione infine di piani globali di aiuti di urgenza, riguardanti cioè interventi a vari livelli per un paese o una regione, la commissione si avvarrà della consulenza di un apposito comitato plurinazionale. si cercherà soprattutto di intervenire per prevenire i conflitti militari. sulla questione della sicurezza alimentare il sottosegretario agli esteri emanuele scammacca ha espresso l'apprezzamento dell'italia "per gli interventi a sostegno delle politiche nazionali nel settore dell'agricoltura e della produzione alimentare che prevedono il pieno coinvolgimento dei beneficiari". il rappresentante italiano si è anche rallegrato per l'accento posto dal consiglio sul ruolo della donna nello sviluppo e in particolare per la risoluzione approvata oggi che punta al coinvolgimento nella cooperazione allo sviluppo di uomini e donne in posizione di parità. in essa i ministri si impegnano a "promuovere la piena partecipazion
e delle donne a livello di assoluta parità al potere politico e alla presa di decisioni" e a favorire la loro emancipazione economica ed eguaglianza in materia di accesso alle risorse economiche e del loro controllo. i ministri hanno anche discusso su un mandato da affidare alla commissione per un negoziato di aiuti al sudafrica da avviare in febbraio e hanno sollecitato le parti in conflitto nella regione dei laghi tra ruanda e burundi a sospendere le ostilità almeno nel periodo natalizio. la tregua chiesta dai quindici dovrebbe iniziare il 24 dicembre e durare almeno fino al 4 gennaio. (ansa).