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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 16 gennaio 1996
consumatori, mucca pazza, controlli alimentari
* LA REPUBBLICA

La mucca pazza uccide

"IL CONTAGIO E' SICURO"

Tutti i servizi di controllo europei saranno affidati a Emma Bonino

dal nostro inviato FRANCO PAPITTO

STRASBURGO - Non c'è più alcun dubbio: la Bse, l'encefalite spongiforme bovina detta comunemente "malattia della mucca pazza", si trasmette all'uomo. La certezza è stata acquisita, dopo sei mesi di audizioni, dalla commissione speciale istituita dall'Europarlamento per studiare il fenomeno e indagare sulle troppe inadempienze che ne hanno consentito la diffusione in Europa. Fra le testimonianze raccolte dalla commissione, il suo vicepresidente, l'italiano Giacomo Santini, ne citava tre, ieri, a Strasburgo. Il prof. Maurizio Pocchiari, dell'Università di Roma, ha deposto nei giorni scorsi: "C'è la prova sempre più evidente che la trasmissibilità all'uomo è più che probabile". Il professore londinese John Collinge ha confermato: "Ci sono conformazioni molecolari molto simili tra cervelli umani colpiti dal morbo di Creutzfeld-Jacob e cervelli di animali colpiti dalla Bse". Questo significa, secondo il prof. Giorgio Poli, dell'Università di Milano, che "abbiamo fatto passi avanti importanti verso l'accertamento

che Bse e malattia di Creutzfeld-Jacob sono dello stesso ceppo". L'anno scorso sono morte in Europa 16 persone colpite da una forma "sospetta" di Creutzfeld-Jacob: ha un decorso più rapido e colpisce i giovani mentre la forma tradizionale è più lenta e si manifesta in tarda età. Di questi 16 casi, 15 sono stati accertati in Gran Bretagna e uno in Francia. " una distribuzione territoriale", commenta Giacomo Santini, "che non può essere solo un caso". La Gran Bretagna è il paese dove la malattia della "mucca pazza" si è sviluppata e la Francia è quello dove è sbarcata per prima, trasportata dalle farine animali "made in England". Non sono le bistecche a trasmetterla all'uomo ma le parti meno nobili come nervi e interiora. Sono colpiti soprattutto i giovani perché essi sono grandi consumatori di carni "macinate meccanicamente", gli hamburger, nella cui composizione entrano anche "tagli" non proprio di prima scelta. Ieri a Strasburgo gli europarlamentari hanno ascoltato il presidente della Commissione di Bruxel

les, Jacques Santer. stata l'audizione conclusiva: un progetto di rapporto è già pronto e sarà discusso nella sessione plenaria di febbraio. Il rapporto traccia un quadro spaventoso di inadempienze che hanno consentito lo sviluppo della malattia. Le responsabilità maggiori sono del governo britannico, ma il rapporto non risparmia il Consiglio dei ministri europeo e la Commissione che hanno subito a lungo il condizionaento di Londra e si sono preoccupati prevelantemente della salvaguardia della libertàdegli scambi commerciali e dell'equilibrio del mercato della carne. La salute dei consumatori è passata in secondo piano. Non sono affermazioni campate in aria. Il rapporto è denso di testimonianze e di documenti che dimostrano come i responsabili della politica agricola - all'epoca l'irlandese MacSharry e il lussemburghese Steichen - abbiano dato disposizioni ai loro funzionari di "non creare allarmismi". MacSharry chiedeva il 18 settembre 1990 al direttore generale, Legras, di "sospendere le riunioni" sulla B

se. Chiudere gli occhi come se il problema non esistesse. Per quattro anni, dal 1990 al 1994, la Commissione ha sospeso le ispezioni sulla Bse in Gran Bretagna. Nello stesso periodo il Consiglio dei ministri non si è mai occupato di Bse. L'azione dei comitati "scientifici" è stata ampiamente frenata dai rappresentanti inglesi. La Commissione potrebbe pagare le inadempienze con una mozione di censura che il Parlamento discuterà il mese prossimo. Se la mozione sarà approvata la Commissione dovrà dimettersi. Sarebbe la prima volta nella storia dell'Unione europea. Ieri Santer ha ricordato che sfiduciare la sua Commissione non avrebbe senso perché essa non era in carica negli anni dello sviluppo dell'epidemia. Occorre piuttosto "guardare all'avvenire per fare in modo che le disfunzioni accertate non si verifichino più". In particolare, Santer ha annunciato che tutti i servizi di controllo che riguardano la salute dei consumatori, oggi frazionati in 3 o 4 direzioni generali, saranno unificati e affidati alla guid

a del commisario responsabile della politica dei consumatori, cioè, in questa Commissione, di Emma Bonino.

 
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