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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 3 febbraio 1996
zaire: usa, dipartimento di stato su dichiarazioni bonino

(ansa) - washington, 3 feb - gli stati uniti "restano molto preoccupati per i rifugiati" in africa centrale e "intendono aiutarli in ogni modo", ha dichiarato oggi il portavoce del dipartimento di stato, replicando ad una dichiarazione fatta dalla commissaria europea per gli aiuti umanitari emma bonino. appena tornata da una missione nella regione dei grandi laghi, la bonino aveva detto di essere rimasta "interdetta" per alcune dichiarazioni fatte dall'ambasciatore usa a kigali "secondo cui bisogna astenersi di rifornire di viveri queste persone". la bonino aveva definito "indegna da parte di un diplomatico di un paese 'civilizzato'" tali dichiarazioni. il portavoce del dipartimento di stato nicholas burns ha dichiarato oggi che "emma bonino averebbe fatto meglio a controllare le sue dichiarazioni. ci aspetteremmo che un alto funzionario europeo controllasse le sue affermazioni prima di fare dichiarazioni del genere". "gli stati uniti restano molto preoccupati per i rifugiati e intendono aiutarli in ogni mod

o - ha aggiunto il portavoce - gli stati uniti non vogliono lo smembramento dello zaire e si oppongono all' intervento degli stati vicini. la stabilita' dello zaire e' importante per la stabilita' dell' africa centrale. restiamo preoccupati per la situazione delle migliaia di rifugiati intrappolati dai combattimento nello zaire". successivamente fonti del dipartimento di stato hanno aggiunto che "emma bonino non e' nuova a dichiarazioni incendiarie nei confronti degli stati uniti". "non e' la prima volta - hanno aggiunto le fonti - che la bonino ha questo tipo di esplosioni verbali, da un fragile pulpito, contro gli stati uniti". sono tornata "dall'inferno e porto le lettere di rifugiati ruandesi in zaire che secondo alcuni non esistono, mentre ci sono e i piu' giovani sanno anche scrivere". lo ha detto la commissaria europea per gli aiuti umanitari emma bonino, di ritorno oggi a bruxelles dalla missione che ha compiuto nella regione dei grandi laghi, dove ha visitato tra l'altro il campo di raccolta dei rif

ugiati ruandesi a tingi- tingi, un centinaio di chilometri a est di kisangani, nel nord dello zaire. "ho visto nei campi 200.000 rifugiati, ha ribadito oggi bonino ai giornalisti, e nutro personalmente la speranza che altri 200.000 profughi siano ancora vivi nella foresta e possano riemergere". per la commissaria europea le condizioni dei rifugiati sono "al di sotto della dignita' umana: si vedono, dice, bambini scheletrici perche' le famiglie hanno a disposizione poca acqua e poco cibo". la carenza di viveri e' dovuta all'impossibilita' di raggiungere i campi con automezzi. per il momento i rifornimenti si fanno solo tramite piccoli aerei che possono trasportare appena un terzo dei viveri necessari. le lettere consegnate alla commissaria sono quelle dei bambini abbandonati che l'unicef ha raccolto in un proprio rifugio in prossimita' dei campi. come responsabile dell'ufficio umanitario dell'ue, bonino intende intervenire per permettere ai camion di rifornire i campi profughi. "ci rimboccheremo le maniche, h

a spiegato, per rifare prima dell'arrivo delle piogge 30 chilometri di piste". secondo gli esperti saranno necessarie 2 o 3 settimane per renderle percorribili per un periodo di tre mesi. la comunita' internazionale dovra' porsi il problema di questasituazione, ha ribadito la commissaria, ricordando che lo zaire ha avvertito il consiglio di sicurezza che parte del suo territorio e' stato invaso. purtroppo, ha aggiunto, nel mio viaggio "ho sentito dichiarazioni che mi hanno lasciata interdetta da parte dall'ambasciatore usa a kigali, secondo cui bisogna astenersi di rifornire di viveri queste persone". ho trovato l'affermazione, ha sottolineato bonino, "indegna da parte di un diplomatico di un un paese 'civilizzato' e mi auguro che sara' smentita nella forma e soprattutto nella sostanza". interrogata infine sulla presenza di mercenari in zaire, bonino ha risposto: "pensiamo che ce ne siano da ambo le parti. ne abbiamo incontrati nell'albergo in cui alloggiavamo e li abbiamo visti scendere da un aereo antonov

appena atterrato nella regione".

 
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