Sole 24Ore 11/2/96 pag 4
ROMA - Nel 1995 il saldo negativo tra i fondi comunitari spesi e quelli versati nelle casse di Bruxelles è stato di circa 1.500 miliardi contro i 4.500 nell'anno precedente. Eppure, nonostante l'aumento di capacità di spesa dimostrata lo scorso anno, non si può ancora parlare di un'inversione di tendenza nella capacità di spesa delle risorse Ue. Dopo l'allarme lanciato nei giorni scorsi dal commissario europeo, Emma Bonino, sul pericolo che le migliaia di miliardi destinati all'Italia siano dirottati ai paesi della ex Jugoslavia e a quelli dell'est, arriva un nuovo j'accuse. A lanciarlo è Gianfranco Borghini, pilota della task force per l'occupazione di Palazzo Chigi.
»Questi soldi non utilizzati - spiega Gianfranco Borghini, presidente della squadra di palazzo Chigi - rappresentano la quota di disoccupazione che ci facciamo da soli. E l'incapacità a gestire l'economia in termini di efficienza. Con sicurezza - sottolinea - possiamo dire che queste risorse non utilizzate, associate al blocco dei lavori pubblici e al costo del denaro che al Sud è molto più alto che al Nord, portano alla mancata creazione di almeno
300-400mila posti di lavoro .
Colpevoli della mancata utilizzazione dei fondi Ue sarebbero, secondo Borghini, anzitutto le Regioni. »Quelle meridionali - ha sentenziato - sono state incapaci di utilizzare questi fondi poiché i modi in cui presentavano le domande non erano tali da permettere di riscattare il cofinanziamento europeo . Le Regioni si sarebbero limitate a produrre »una valanga di documenti, ma con un'estrema carenza di progetti cantierabili e finanziari . Un'accusa che il presidente della Regione Campania, Antonio Rastrelli, ritiene però »infondata , sottolineando che l'autorizzazione alle Regioni di aprire uffici di rappresentanza a Bruxelles porterà importanti cambiamenti.
Gli industriali comunque restano scettici. »Le regioni - ha replicato Vincenzo Divella, presidente degli industriali della provincia di Bari - sono impreparate alla gestione e alla comunicazione , sono a livello di efficienza veramente basso, praticamente uguale a zero . E proprio per questo, aggiunge Divella, »con Assoindustria e quattro banche locali abbiamo creato una struttura ad hoc, Europuglia, che funziona benissimo e, visto il successo, la stiamo per esportare in altre regioni con il nome di Eurosud .