(ansa) - bruxelles, 14 feb - fare valere i propri diritti di consumatore europeo ingannato al momento dell'acquisto di un bene o di un servizio in un altro paese dell'ue rischia ditrasformarsi ancor oggi in una vera e propria odissea. basti pensare che il costo medio di una procedura giudiziaria (iva esclusa) in una vertenza in paesi diversi dell'ue per una somma di circa 4 milioni di lire è attualmente nella migliore delle ipotesi, per chi ne ha fatto richiesta, di circa 5 milioni. la procedura durerà tra i 23 e i 29 mesi e per recuperare il credito saranno necessari tra i 12 e i 64 mesi. per permettere quindi ai cittadini europei di beneficiare dei vantaggi del grande mercato unico - per un italiano, ad esempio, l'acquisto di apparecchi fotografici in inghilterra - la commissione europea ha oggi approvato un piano d'azione per regolamentare le controversie tra privati residenti in paesi diversi dell'ue, privilegiando una soluzione amichevole delle vertenze. l'iniziativa è venuta dalla commissaria europ
ea per i consumatori emma bonino che in questo modo ha completato la proposta da lei presentata il 24 gennaio scorso sulla fissazione di condizioni minime per il reciproco riconoscimento, davanti ai tribunali nei quindici paesi dell'ue, delle associazioni di consumatori. il piano d'azione varato oggi ha un triplice obiettivo. in primo luogo privilegiare, per l'appunto, in caso di vertenze tra privati le soluzioni amichevoli. perché questo non resti lettera morta, la commissaria bonino propone d'introdurre un formulario europeo, semplificato e redatto in tutte le lingue. cosi' l'acquirente italiano che vuole presentare un reclamo al negoziante inglese da cui ha acquistato un apparecchio fotografico gli invierà il formulario europeo in cui sono riprese cinque sole voci: i dati del mittente, del destinatario, poche righe per citare il problema incontrato, altrettante per proporre un compromesso amichevole (come rimborso, riparazione o sostituzione del prodotto) e l'elenco degli allegati. il destinatario avrà qu
indici giorni a partire dal momento in cui riceve il reclamo per rispondere. in un formulario di risposta redatto nella sua lingua potrà accettare sia il reclamo e la soluzione suggerita o proporre un nuovo compromesso. sarà poi l'acquirente a sottoscrivere la soluzione che preferisce. in caso di mancata risposta il formulario servirà al mittente come documento da presentare alle autorità giudiziarie e il destinatario potrà fare altrettando se deciderà di respingere il ricorso. la proposta di oggi, infine, prevede anche la pubblicazione di una guida all'accesso alla giustizia nell'ue.