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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 23 febbraio 1996
Sole 24Ore Inserto Europa 23/2/96, pag.2

GIUSTIZIA FAI DA TE PER I CONSUMATORI

Proposte procedure semplificate e un maggior ricorso a soluzioni extragiudiziarie

Piano d'azione sull'accesso dei consumatori alla giustizia.

Un denominatore comune fa da sfondo alle controversie tra consumatori: lo squilibrio tra il valore della posta in gioco e i costi delle procedure giudiziarie. Così, per un danno di duemila ecu (circa quattro milioni di lire) il cittadino che intende far valere i propri diritti di fronte alla giustizia si trova - secondo uno studio dell'Università di Brema - a dover affrontare spese iniziali di 2.500 ecu (circa cinque milioni di lire) per avvocato e oneri giudiziari. Questo con la prospettiva di recuperare solo una parte dei 4.500 ecu perduti, in un arco di tempo che va da uno (due e mezzo per i casi internazionali) a sei anni.

E allora come invertire questa tendenza che costringe la maggior parte delle persone a rinunciare all'azione legale per piccoli importi?

A tre anni dal Libro Verde sull'accesso dei consumatori alla giustizia, il commissario europeo con il portafoglio della politica dei consumatori, Emma Bonino, accoglie la sfida.

E dopo la proposta di direttiva del 24 gennaio sulla difesa degli interessi collettivi dei cittadini nelle controversie - la possibilità di far cessare una pubblicità menzognera in un Paese straniero da parte di un'associazione di un altro Paese, per esempio - ha presentato ai colleghi un "Piano d'azione per il consumatore in caso di liti individuali".

La strategia, che è stata accolta collegialmente dai 20 commissari, prevede, da un lato, di favorire la risoluzione amichevole delle controversie e, dall'altro, di introdurre procedure extra-giudiziarie semplificate.

Gli strumenti individuali sono un formulario schematico uniformato in tutta Europa per i cittadini che hanno lamentele da avanzare e la "Guida all'assistenza giudiziaria nell'Unione europea", già disponibile su Internet (l'indirizzo telematico è www.cec.lu/en/comm/spc/spc.html) e presto distribuita nei tribunali, negli uffici informazioni e alle associazioni dei cittadini.

Il formulario servirà alla parte lesa per chiarire le proprie richieste e, alla parte chiamata in causa, per suggerire come rimediare al danno arrecato oppure indicare a chi l'ha citata i costi e la durata della procedura. Il foglio contiene già in sé le basi per un contraddittorio e dovrebbe avere valore legale per attivare automaticamente un procedimento giudiziario.

L'azione della Commissione prevede comunque tempi lunghi: la fine del '97 per l'entrata in vigore della direttiva e l'inizio del 2000 per le prime decisioni sul "piano".

Ma il numero delle persone interessate a tale regolamentazione resta elevato: circa sei milioni di europei, stima Bruxelles; ovvero i cittadini che, ogni anno, subiscono delle perdite per acquisti "sfortunati" all'interno del mercato unico.

L'intervento poi non servirà solamente ad avere maggiore giustizia per tutti: »Nelle condizioni attuali - sostiene il commissario - il cittadino viene doppiamente scoraggiato: sia a far ricorso alla giustizia ordinaria, sia ad acquistare di nuovo all'estero .

Un duplice freno, quindi, che rischia di compromettere non solo la fiducia dei cittadini nell'amministrazione della giustizia, ma anche la buona riuscita del mercato interno. Per questo, il commissario Bonino suggerisce di incentivare il ricorso a procedure extra-giudiziarie fissando a livello comunitario una lista di criteri minimi che assicurino la trasparenza di tali meccanismi e l'indipendenza degli organi chiamati a occuparsi delle dispute.

Per l'Italia queste nuove disposizioni europee dovrebbero tradursi in una grossa novità: il riconoscimento ufficiale delle associazioni dei consumatori. La Penisola è infatti l'unico Paese dei Quindici a non avere ancora approvato una legge quadro sulla difesa dei consumatori.

 
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