(ansa) - roma, 2 mar - a poche settimane dall'avvio della conferenza intergovernativa per la revisione del trattato di maastricht "manca un progetto comune" e l'europa è sempre più divisa tra chi vuole solo "una zona di libero scambio" e chi ha "una visione più politica" ma "non ne fa una bandiera". nonostante questo "non bisogna lasciarsi andare alla rassegnazione". la pensa così il commissario europeo emma bonino che intervenendo oggi al convegno del movimento federativo democratico su "i cittadini e l'unione europea" ha detto di condividere le otto proposte di revisione del trattato di maastricht per rafforzare, nei suoi diritti, il "cittadino europeo", illustrate dal segretario del movimento giovanni moro, ma ha aggiunto che, oltre a questo, è necessario arrivare ad una politica estera comune, al mercato unico e all'unione monetaria. in caso contrario, ha detto il progetto dell'europa del 2000 produrrà "un gigante economico, un nano politico e un verme militare". in questo senso, il rischio, per il commi
ssario europeo, è che la cig 96 "raggiunga solo un compromesso che - ha aggiunto - sarebbe molto riduttivo". per quanto riguarda i problemi più specificamente italiani, in previsione dell'appuntamento elettorale del 21 aprile bonino ha suggerito di "chiedere ad ogni candidato, ad ogni formazione politica e ad ogni partito qual'è il loro impegno per l'europa".