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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 10 marzo 1996
Corriere della Sera - I taxi e le trottole - di Emma Bonino
Luca Goldoni è giustamente famoso. La formula che ha brevettato, una satira dei nostri costumi tanto sferzante quanto civile, ha conquistato da tempo un pubblico affezionato. Il giornalismo avrebbe bisogno di qualche Goldoni in più e di molti cronisti del "Palazzo" in meno. Questa premessa per spiegare il rammarico con cui ho letto sul Corriere (19 febbraio) la condanna senza appello pronunciata da Goldonni nei confronti di noi "burocrati di Bruxelles", rei di due intollerabili soperchierie nei confronti dei cittadini europei: avere messo al bando le vecchie trottole ("perchè pericolose"), e l'avere imposto il bianco quale "colore unico europeo" per i taxi. Ognuno è naturalmente libero di pensare quel che vuole dell'Unione Europea e del tasso medio di intelligenza dei suoi funzionari. Ma poiché nessuna delle due notizie raccolte e diffuse da Goldoni ha riscontro nella realtà, ho sentito subito - in quanto eurocrate e in quanto Commissaria responsabile per la politica dei consumatori - il bisogno di ristabil

ire almeno la verità dei fatti. Ma come polemizzare con il polemista Goldoni, per di più a proposito di trottole e colori dei taxi, senza naufragare nel ridicolo?

Avendo scoperto, qualche giorno fa, che avrei incontrato Goldoni a Milano a un convegno della Bocconi, contavo di cavarmela con una burla. Sono andata al convegno armata di ben due trottole all'antica, di quelle che Goldoni ama fin dall'infanzia, comprate senza difficoltà, viaggiando a bordo di un taxi giallo, di quelli che piacciono a Goldoni. Pregustavo già il mio trionfo ma un cambio di programma dell'ultimo minuto, purtroppo, ha strappato Goldoni al convegno e al mio agguato. Non mi resta altra via che quella, così poco fantasiosa, della rettifica. Ne approfitto, se posso ancora abusare della sua pazienza, per una brevissima riflessione. L'equivoco della trottola proibita puo essere nato dal fatto che le organizzazioni dei consumatori di alcuni Paesi europei si battono effettivamente per la messa al bando di altri giocattoli, giudicati pericolosi. E non solo dei giocattoli. Di recente, un'anziana in Belgio è morta soffocata da un gadget contenuto in un sacchetto di patatine. Una tragedia che ha del ridic

olo. Ma proprio l'Italia, il Paese europeo dove i consumatori sono meno tutelati, privi anche di una legge che riconosca le loro organizzazioni rappresentative, è forse il luogo meno adatto per ironizzare sulla sicurezza dei consumatori.

 
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