L'Unità pag.18 del 17/3/96
Il commissario Ue vuole un taglio delle flotte
ROMA. E' guerra tra le associazioni di pescatori e l'eurocommissario Emma Bonino. »Ridurre le flottiglie di pesca , la parola d'ordine lanciata a inizio settimana dalla Bonino ha infatti raccolto solo un coro di »no . Reazioni negative, da parte di tutte le centrali cooperative della pesca italiane, ma anche dal nostro ministro dell'agricoltura Luchetti. Durante una videoconferenza in collegamento con i diversi paesi Ue l'eurocommissario italiano ha illustrato a inizio settimana le linee del quarto programma pluriennale per la pesca, dando appunto una sola chiara indicazione: tagliare, tagliare, tagliare. E a stretto giro di posta è arrivata una raffica di critiche.
»Commissione troppo rigida
Ironico il commento della Lega Pesca che in una nota scrive: »vivissime congratulazioni al commissario Ue Bonino da parte del movimento cooperativo della pesca: il prestigioso giornale britannico "Times" le ha infatti conferito il posto d'onore tra i paladini dei diritti umani e della difesa dei consumatori europei; ora gli operatori dell'economia ittica sono ansiosi di poter offrire anch'essi al più presto la stessa onorificenza per la salvaguardia della pesca e dei pescatori; questa data appare però ancora lontana .
Secondo la Lega Pesca infatti durante la teleconferenza il commissario avrebbe espresso posizioni rigide riguardo al futuro della flotta da pesca comunitaria parlando solo ed esclusivamente di riduzione. »Ed ancora - si legge sulla nota - quando le è stato chiesto cosa intende fare la Commissione europea rispetto al trauma che subiranno i mercati comunitari per l'ulteriore diminuzione della produzione interna la risposta è stata evasiva ed ha chiamato in causa una presunta impossibilità ad arrestare l'internazionalizzazione commerciale dal momento che l'Europa importa più di quanto produce . »A qualcuno - conclude la Lega Pesca - è sorto il dubbio che questa teleconferenza sia stata più un'operazione di facciata che di sostanza. Sarà vero? I pescatori italiani confidano in una smentita .
L'Aicp (Agci) critica sia lo strumento usato, sia il merito delle questioni oggetto del dibattito con la Bonino. »L'idea di far circolare con videoconferenza una maggiore informazione negli Stati membri - ha detto Giampaolo Buonfiglio della presidenza Aicp - è sicuramente una cosa positiva, ma ha dei notevoli limiti dovuti al coinvolgimento contemporaneo di troppi Stati, al tempo limitato e di conseguenza all'impossibilità di replica, correzione ed integrazione tra gli interventi .
Governo contrario
L'approccio al problema delle spadare del commissario europeo per la pesca Bonino è stato »di tipo esclusivamente ecologista, senza tenere nella dovuta considerazione, la salvaguardia dei livelli occupazionali e le realtà socio-economiche in cui questa pesca è praticata , ha dichiarato invece il ministro delle risorse agricole, Walter Luchetti. »Più volte - prosegue Luchetti - abbiamo rappresentato al commissario Bonino le ragioni per modificare le attuali misure di gestione, frutto di un compromesso che non considera le peculiarità dei mari in cui pescano gli italiani. Ciò che abbiamo ottenuto è solo un gruppo di lavoro che speriamo possa entrare presto in attività .