Radicali.it - sito ufficiale di Radicali Italiani
Notizie Radicali, il giornale telematico di Radicali Italiani
cerca [dal 1999]


i testi dal 1955 al 1998

  RSS
dom 23 feb. 2025
[ cerca in archivio ] ARCHIVIO STORICO RADICALE
Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 21 marzo 1996
telecomunicazioni: ue; bonino e pascale su riduzione tariffe

(ansa) - bruxelles, 21 mar - la commissione europea non può che accogliere positivamente ogni riduzione delle tariffe telefoniche che sia nell'interesse dei consumatori. così emma bonino, commissaria europea responsabile della politica per i consumatori, ha accolto oggi la decisione presa dalla telecom italia. bonino, in occasione di un incontro avuto con l'amministratore delegato della stet ernesto pascale, ha comunque sottolineato, riferendosi allla più ampia problematica del riequilibrio tariffario legata alla liberalizzazione, l'esigenza di non penalizzare le fasce sociali più deboli. "la telecom - ha detto dal canto suo pascale - fa bene ad applicare la legge in un quadro di liberalizzazione normativa e del mercato. sono convinto che il ministro agostino gambino, dopo aver approfondito la questione, potrà convenire sull'impostazione della telecom. non c'è una guerra o una contrapposizione tra le due parti". pascale ha poi aggiunto:"la legge dice che le tariffe sono quelle massime. bisogna dare un minimo

di tempo a chi si è fissato su interpretazioni burocartiche per rendersi conto della realta"'. l'amministratore delegato della stet ha quindi ribadito l'esigenza, conseguente alla liberalizzazione, di correlare i costi con i prezzi. "in italia siamo ancora lontani da questa situazione ma non ci saranno riaggiustamenti drammatici", ha proseguito pascale. ad ogni modo, per la stet, il servizio universale (cioè a tariffe 'sociali') in futuro potrà riferirsi a 2-3 milioni di utenti e non a 10 come avviene oggi. sul fronte del cablaggio delle principali città italiane, l'amministratore delegato della stet ha osservato che "chi fa delle difficoltà non si rende conto che sta rallentando la modernizzazione del paese. rischiano di restare indietro milano e bologna, ma non dipende da noi". per pascale "le proccupazioni sollevate in italia a proposito di una stet grossa e invadente non hanno ragione di essere se si guarda, come bisogna fare, al mercato europeo. oggi in questo ambito siamo i quarti: vogliamo crescere a

ncora". l'amministratore della stet, che nel corso della sua visita a bruxelles si è incontrato anche con il commissario per il mercato unico mario monti, ha quindi respinto la definizione di "bieco monopolista che qualcuno continua ad attribuirci. siamo disposti anche ad anticipare i tempi fissati da bruxelles per la liberalizzazione, ma a condizione che ciò riguardi tutti i paesi e sia i servizi che le infrastrutture".

 
Argomenti correlati:
stampa questo documento invia questa pagina per mail