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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 12 aprile 1996
Sole 24Ore Inserto Europa pag. 4

CARTE SOTTO ACCUSA A BRUXELLES: POCHE GARANZIE AI CONSUMATORI

Nuova regolamentazione in arrivo entro la fine dell'anno

Molte polemiche sulle condizioni applicate in caso di furto

Vi è mai capitato di perdere la carta di credito o, peggio, di esserne derubati? Non ve lo auguriamo. Perché le condizioni imposte in questi casi possono riservare qualche sgradita sorpresa: talvolta la responsabilità del consumatore prima che abbia segnalato l'avvenuta scomparsa si limita alla modica somma di 30mila lire, più spesso invece è completa. Come dire: la società emittente addossa al titolare tutte le spese sostenute. Non solo: anche dopo la segnalazione, può essere che l'utente debba sborsare di tasca propria i soldi per coprire una parte degli acquisti o che l'assenza di responsabilità (è il caso di alcune "fidelity card" dei supermercati) scatti solo il primo giorno feriale dopo la denuncia. Insomma, se il furto avviene il sabato mattina, fino a lunedì la carta viene usata a carico del legittimo proprietario.

Il problema è che la situazione è fortemente disomogenea: le condizioni cambiano da un tipo di carta all'altra, da una società emittente all'altra, ma anche da un Paese all'altro. E non solo per il furto, anche per l'accettazione della carta, per la spinosa questione degli addebiti erronei, per le spese da sostenere. Bruxelles vuole mettere un po' d'ordine: »Vogliamo intervenire, anche perché nel settore si profilano nuovi sviluppi, come le carte di pagamento anticipato, il portamonete elettronico o la cibermoneta. I consumatori ci chiedono direttive, mentre gli operatori professionali propongono codici di condotta - ricorda Emma Bonino, commissario europeo responsabile per la Politica dei consumatori - la Commissione sta valutando se occorra aggiornare la raccomandazione del 1988 o prevedere altri strumenti .

Sì, perché sull'argomento Bruxelles è già intervenuta, con la raccomandazione 590 dell'88. Prevede la trasparenza di questi strumenti di pagamento e interviene anche sul furto e lo smarrimento: limita a 150 ecu (al cambio attuale 300mila lire circa) la responsabilità dell'utente fino al momento della segnalazione, ridotta a zero lire dopo la notifica. Peccato che, in quanto tale, la raccomandazione non sia vincolante. »Sulla base delle nostre verifiche, in Europa in almeno il 60% dei casi le società emittenti non rispettano il limite dei 150 ecu - ricorda Jim Murray, direttore della Beuc, che a livello europeo raccoglie le associazioni nazionali di difesa dei consumatori - e nel 40% dei casi si addossa ancora una parte delle spese all'utente anche dopo aver segnalato la scomparsa: la raccomandazione ha portato pochi benefici ai consumatori europei. E questo, soprattutto in Italia, Grecia e Spagna .

I lavori della Commissione, tra pressioni di un fronte e dell'altro, stanno andando avanti: nell'anno in corso è atteso il "prodotto" finale(una direttiva, quindi vincolante? Una nuova raccomandazione?). Una cosa è certa: riguarderà oltre alle normali carte di pagamento (di credito e di debito, quest'ultime come l'italiana Bancomat), anche nuove tessere, come quelle prepagate (è il "portamonete elettronico", con carte tipo quelle telefoniche ma abilitate al pagamento di altri servizi). In Europa questi sistemi di pagamento si stanno diffondendo sempre più, anche se non sono ancora presenti in Italia, in ritardo sulla strada delle "plastic card": basti ricordare che nel nostro Paese solo il 6% delle transazioni avviene senza ricorrere al liquido e tra il 1992 e il '95 il numero medio di carte di pagamento disponibili per ogni famiglia è sceso da 1,5 a 1,3.

Intanto la Commissione si sta muovendo più in generale sui problemi legati alla protezione dei consumatori nel caso dei servizi finanziari, in particolare per quanto riguarda la loro vendita a distanza. Su quest'ultimo settore esiste un progetto di direttiva in discussione, che però non si applicherà ai servizi finanziari. Per questo i commissari Bonino e Mario Monti (responsabile del settore) hanno deciso di creare un gruppo di lavoro sull'argomento, che entro qualche mese dovrebbe già fare qualche proposta. Uno degli obiettivi principali è regolare certi nuovi metodi di vendita a distanza, come quelli via Internet, sempre più utilizzati anche in campo finanziario.

 
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