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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 22 maggio 1996
Sintesi della conferenza stampa della Commissaria Bonino sul Libro Verde "Consumatori e servizi finanziari"

Strasburgo, ore 12h15

1. Discutendo con i miei collaboratori, avevo osservato che questo è un Libro verde di un verde piuttosto pallido. Qualcuno di loro mi ha fatto osservare pero' che , più il verde è pallido, più si avvicina al bianco! Dato che questo certamente non è un Libro bianco, diro' allora che questo è un Libro verde di un verde molto scuro! Intendo per Libro verde scuro un documento molto "aperto", che pone i problemi senza avventurarsi in piste predeterminate di soluzioni. Tutte queste osservazioni di carattere cromatico mi servono come premessa per qualche notazione personale sul Libro Verde che la Commissione ha approvato oggi, e del quale il collega Mario Monti ha già illustrato i contenuti.

2. Prima di tutto voglio ringraziare il Commissario Monti ed i suoi servizi per la collaborazione dimostrata in questo esercizio, di cui presentiamo oggi la prima tappa. Si tratta della prima iniziativa da quando la Commissione ha approvato le Priorità triennali di politica dei consumatori, nelle quali si manifestava l'intenzione di affrontare la questione dei servizi finanziari dal punto di vista dei consumatori. Nello stesso tempo, questa iniziativa congiunta concretizza l'impegno che la Commissione ha preso davanti al Parlamento, di trattare la questione delle vendite a distanza di servizi finanziari in maniera separata e specifica.

3. Come ho detto, questo Libro verde è una prima tappa ed ha il merito di aprire il dibattito. Certo, se ho parlato di Libro di un verde molto scuro è perché sono conscia che si tratta di un documento forse poco ambizioso, che si limita a porre le questioni senza ancora presentare ipotesi di soluzione. Come Voi, ho letto anch'io certi articoli sulla stampa anglofona che accusavano la Commissione di eccesso di cautela e di timidezza (curioso tra l'altro che queste accuse vengano dalla stampa anglofona! lo considero un segnale positivo, interessante, di inversione di tendenza). Avrei certo preferito, in questo documento, potermi spingere più in là, e certo lo avrebbero preferito i consumatori, ma notoriamente la politica dei consumatori è una politica trasversale, in cui sono "condannata" a trovare delle formule di compromesso e di accordo con i responsabili dei settori verticali. Il documento approvato oggi dalla Commissione è appunto il frutto di un tale compromesso. Ne sono tuttavia abbastanza soddisfatta,

perhcé il mio approccio è sempre stato quello del dialogo e del dibattito. Abbiamo già organizzato un Forum a Milano, nel marzo scorso, per consumatori e mondo dei servizi finanziari, sul tema specifico del credito al consumo. Con questo Libro verde, il dibattito sul tema dei servizi finaziari e la protezione dei consumatori viene aperto formalmente oggi, e conto su dei contributi di sostanza che ci permettano di passare ad una tappa successiva. Anzi, intendopubblicizzare al massimo l'apertura di questo dibattito, e per questo spero che la stampa ci aiuti, per sollecitare e mobilitare tutte le parti interessate a far pervenire le loro osservazioni alla Commissione. ... e anche se nel documento figura soltanto l'indirizzo della DG XV, (che sembrava tenerci moltissimo), sono certa che anch'io ed i miei servizi saremo tenuti informati e saremo destinatari dei contributi che arriveranno alla Commissione!

4. Permettetemi qualche osservazione.

In primo luogo, il Libro verde contiene l'onesta constatazione che la promozione degli interessi dei consumatori non è stata certo la molla principale che ha provocato la legislazione del mercato interno dei servizi finanziari: gli sforzi legislativi compiuti si sono piuttosto concentrati sulla libertà di stabilimento, di prestazione di servizi, di libera circolazione dei capitali, ecc. L'effetto di protezione dei consumatori è dunque essenzialmente un effetto indiretto della legislazione prudenziale e della maggiore concorrenza.

In secondo luogo, non posso non far rilevare che il mercato dei servizi finanziari è di fatto un "marché captif" per il consumatore, dove l'equilibrio tra le parti è diciamo asimmetrico. Il consumatore, nel suo rapporto con le banche, nella maggior parte dei casi non ha scelta e, se ha scelta, non è di fatto in grado di comparare i vari tipi di servizi ed il loro costo effettivo. Questo vuol dire certamente che c'è un problema di trasparenza, di informazione, di educazione.... Solo questo? La Commissione non esclude altri tipi di intervento. Valuteremo dopo l'esame delle risposte al Libro verde.

In terzo luogo, questo Libro verde ci permetterà di verificare se esista un interesse effettivo delle istituzioni finanziarie ad offrire servizi transfrontalieri. Attualmente, specie nel caso delle assicurazioni, non mi pare che il mercato interno abbia realmente "décloisonné" il mercato.

5. Come ho detto prima, la Commissione si è impegnata al Parlamento ad esaminare la questione delle vendite a distanza di servizi finanziari. Dato che la legislazione esistente in materia di servizi finanziari non menziona esplicitamente la vendita a distanza, il documento esamina in che misura le disposizioni esistenti rispondono, almeno in parte, agli stessi bisogni. Alcuni servizi finanziari sono esenti da certi obblighi, imposti da altre direttive europee (per esempio sulla vendita effettuata al di fuori delle sedi commerciali, entro breve tempo sulla vendita a distanza...). Come consumatore, sono più tutelata se acquisto un paio di calzini per corrispondenza, o dei coltelli nel teleshopping, piuttosto che nell'acquisto a distanza di servizi finanziari, o se un venditore mi telefona a casa per propormi una polizza assicurativa.

6. Il Libro verde passa in rassegna alcuni dei problemi constatati dai consumatori. Per citarne alcuni:

- il funzionamento non soddisfacente della raccomandazione del 1988 relativa alle carte di credito, per quanto riguarda il problema delle perdita e del furto delle stesse,

- il rifiuto di vendere servizi finanziari a non residenti;

- le difficoltà di prestare servizi finanziari in un altro paese;

- la scarsa qualità di certi servizi e la scarsa informazione;

- il problema degli intermediari;

- la mancanza di armonizzazione fiscale;

- certi problemi specificirelativi all'assicurazione sulla responsabilità civile automobilistica;

Questa elencazione non è certo esaustiva, e siamo consci che il Libro verde non copre latotalità dei problemi. Ho la ferma intenzione di proseguire nell'esercizio, e spero di poter contare, come ora, dell'appoggio e della collaborazione del Commissario Monti.

7. La Commissione osserva onestamente, nel documento, che in alcuni settori ancora mancano informazioni adeguate o, come per esempio nel caso dei pagamenti elettronici, della cosiddetta ciber-moneta, ecc., le evoluzioni tecnologiche sono tali che la Commissione intende monitorarle attentamente, per verificare gli eventuali bisogni specifici dei consumatori in questo settore. Cio' non vuol dire ostacolarne lo sviluppo, al contrario. Sono io per prima convinta che le nuove tecnologie porteranno vantaggi ai consumatori.

 
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