(ansa) - bruxelles, 29 mag - "troppo pesca uccide la pesca". la messa in guardia e' venuta dalla commissaria europea per la pesca emma bonino che oggi a bruxelles ha presentato il quarto programma per la ristrutturazione della flotta comunitaria minacciata dall'eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche. il "quarto programma di orientamento pluriennale per la pesca"(pop 4), che copre il periodo dal gennaio 1997 al dicembre 2002, tiene conto - ha dettobonino - delle allarmanti conclusioni degli esperti scientifici secondo cui "la situazione generale delle risorse ittiche si e' ancora aggravata nelle acque comunitarie e internazionali e per alcuni stock delle misure urgenti sono necessari per evitare il crollo biologico". il 'pop 4' - e questa e' la novita' rispetto al passato - indica ai quindici gli orientamenti politici da perseguire lasciando libere le singole amministrazioni sulle condizioni per realizzarle. ad esempio, la riduzione puo' essere attuata incrementando i giorni di 'fermo' di pesca. va dett

o, inoltre, che la riduzione dello sforzo di pesca non interessa la piccola pesca costiera, estremamente importante in italia in quanto raggruppa il numero maggiore di posti di lavoro del settore. per l'attivita' nel mediterraneo, che interessa maggiormente la flotta di pesca italiana, la proposta della commissaria bonino prevede per la sardina e il pesce azzurro la possibilita' di un lieve aumento del pescato. l'incremento, per tener conto del progresso tecnologico, puo' essere del 2 per cento l'anno quindi raggiungere il 12 per cento nei sei anni della durata del programma. diversamente per le triglie, il nasello, il pesce spada e il tonno rosso si chiede una riduzione dello sforzo di pesca (in tonnellaggio e in potenza) del 30 per cento cosi' suddiviso: del 20 per cento nel periodo 1997-1999, del 10 per cento nel periodo 2000-2002. nessuna riduzione e' prevista per il tonno tropicale che puo' beneficiare del regime per la sardina. sul fronte finanziario la commissaria ha ricordato che recentemente "e' sta

ta rafforzata la linea di bilancio per la politica della pesca passata da 200 a 300 milioni di ecu" (da 387 a 580 miliardi di lire circa). bonino ha anche indicato "che i nuovi obiettivi di ristrutturazione dovranno tener conto dei finanziamenti gia' previsti per il periodo 1997-1999, impegnandosi tuttavia a rivedere su proposta degli stati membri il programma finanziario esistente". le misure socioeconomiche per il settore decise nel novembre 1995 dovrebbero sostenere i pescatori in questo sforzo di ristrutturazione.