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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 1 giugno 1996
Come avere una flotta da pesca europea competitiva per il futuro?
LA TROPPA PESCA... UCCIDE LA PESCA

Pubblichiamo il discorso tenuto dal Commissario CEE Emma Bonino per la pesca in occasione della recente conferenza stampa interattiva, svoltasi a Roma, che comunque è stata troppo breve per il rilievo degli argomenti trattati

L'ARMATORE, pag.6, copertina con foto Bonino

Solo sessanta minuti per soddisfare le attenzioni di giornalisti ed operatori del comparto ittico presenti, che, attraverso interventi e domande avrebbero voluto affrontare con maggiore ampiezza le grandi questioni che, attualmente, riguardano la categoria. Sessanta minuti, quindi. Questo il tempo dedicato dal Commissario CEE per la pesca On. Emma Bonino, in collegamento satellitare da Bruxelles con la sede romana dell'Unione Europea, a coloro che sono intervenuti, giungendo da ogni parte d'Italia, ad una conferenza stampa, dalla quale ci si attendeva certamente di più. Ed invece, non solo alcuni argomenti sono stati trattati con estrema superficialità, ma non c'è stato neanche il tempo di affrontarne altri di grande rilievo. I1 bilancio dell'incontro, nonostante ciò, può considerarsi positivo, specialmente sotto l'innovativo aspetto comunicazionale, anche se ci sembra opportuno che le questioni affrontate (riduzione della capacità delle flotte, processi di adeguamento alle normative comunitarie e conseguent

e trasformazione, equilibrio fra risorse e flotte, politica dei pop, piani di orientamento pluriennale della pesca) vengano al più presto riproposte, con un maggior tempo disponibile. Pubblichiamo, di seguito, le fasi salienti dell'intervento di Emma Bonino.

"Uno dei problemi che caratterizza la pesca oggi è quello del sovradimensionamento delle flotte e dell'eccessivo sfruttamento delle risorse esistenti. Io sono dell'avviso che troppa pesca uccide la pesca, bisogna quindi ridurre la capacità delle flotte e rafforzare le risorse marine.

In passato con i pop.l, pop.2, pop.3 (programmi comunitari di orientamento pluriennale per la pesca), ci si era posti l'obbiettivo di ridurre le flotte e la capacità dei pescherecci; obbiettivo che comporta una notevole collaborazione da parte dei lavoratori del settore.

Per quanto riguarda il pop.3 verso il 31 di marzo si prevede di avere delle risposte da parte della commissione scientifica che sta collaborando a questo progetto.

Per quanto riguarda tale programma, si spera di riuscire a coinvolgere il più possibile, i responsabili del settore circa la necessità di tale programma, per il bene della pesca stessa ed è importante che la cosa non venga vista esclusivamente come qualcosa che viene loro imposto da Bruxelles.

Tale programma si prefigge di aiutare tramite dei mezzi finanziari il processo di adeguamento. Per quanto riguarda gli aiuti finanziari alle flotte, posso dirvi che sono stati stanziati, per il periodo 1994-1999, 2700 milioni circa di ECU di cui 700 milioni per la ristrutturazione, 640 per la modernizzazione e 1300 per la flotta stessa; questo è il modo in cui la Comunità cerca di essere presente e di venire incontro ai problemi del settore. Fino ad oggi quasi tutti i paesi Europei hanno già fatto tutto quello che era stato previsto dal programma pop.3, (tranne la Gran Bretagna che si trova ancora notevolmente indietro). Con il programma pop.4 ci si prefigge invece di avere delle riduzioni più basse delle flotte rispetto ai programmi passati, ma non sono ancora stati fissati i tassi di riduzione. Durante l'ultimo trimestre di quest'anno ci si incontrerà con gli addetti del settore e con la commissione scientifica, per stabilire le modalità e le percentuali di riduzione delprogramma".

Da parte di Alessandro Gianni (Green Peace)

D. La Commissione Europea ha previsto degli aiuti finanziari e tecnologici per favorire un tipo pesca più selettivo?

R. Per quanto riguarda la ricerca dí un metodo più selettivo di pesca posso dire che il problema della selettività fa parte. della questione della modernizzazione della flotta, quindi era un aspetto che era stato già considerato dalla Commissione.

Da parte di Laura Passadelli (Lega Pesca)

D. Quali sono i programmi della Commissione per far in modo di ristabilire un equilibrio fra flotta e risorse intervenendo sui due fattori?

R. Credo che una buona gestione delle risorse, attraverso la creazione di riserve marine ed il rispetto delle regole sulla pesca aiuterà sicuramente ad accrescere le risorse. E' evidente che quando le risorse saranno accresciute non sarà comunque possibile ritornare a rimettere in mare un numero nuovamente maggiore di pescherecci, poichè si ritornerebbe nuovamente allo stesso punto, e cioè ad un abbassamento delle risorse marine; riguardo a questo punto ci tenevo ad essere chiara ed a evitare che si viva nella speranza di riaccrescere le flotte dei pescherecci.

Da parte di un giornalista di Atene

D. Cosa può fare la Commissione per evitare che le flotte provenienti da altri Paesi extracomunitari peschino nelle acque del Mediterraneo o che osservino le regole imposte e rispettate dai pescatori degli Stati Membri?

R. Purtroppo la Commissione ha ben pochi strumenti per far si che tali paesi rispettino le regole comunitarie; l'unico fattore sul quale possiamo fare leva è quello di far capire loro l'importanza di preservare le risorse dei nostri mari nel bene di tutti, per la salvaguardia dell'intero sistema ecologico.

Da parte di Luigi Giannini (Direttore di Federpesca)

D. Pensate che per accrescere la competitività delle flotte comunitarie sia necessaria una maggiore protezione dei mercati interni dei prodotti ittici e della pesca?

R. Non credo che sia necessaria una protezione dei mercati interni.

Da parte di Mario Bussani (Il Pesce)

D. Come armonizzare le differenti Ieggi nazionali, non sarebbero forse necessarie delle differenziazioni in base alla tipologia di pesca, ai titoli professionali ed alle flotte?

R. Si lascia sempre agli Stai membri una certa libertà di azione in base alla propria situazione interna.

Da parte di un'impresa Pesca di Mazara

D. Quali sono le soluzioni che si possono prendere per alleviare l'onere fiscale? E cosa state facendo e fate per far osservare il fermo biologico concordato?

R. E' bene che si sappia che la Comunità ha esclusivamente un diritto di proposta, tutto il resto spetta all'autorità dello Stato membro. Certo sarebbe bene che anche in Italia, come in altri paesi comunitari, si rispettassero queste direttive.

Da parte di un giornalista di Bonn

D. Come sta agendo la Commissione Europea riguardo la questione della pesca in Russiae nei paesi associati, fra i quali la Polonia?

R. L'approccio della Commissione verso la Russia è quello di discutere con questa nazione circa i problemi della pesca, cosa che ci si ripromette di fare non appena la situazione politica sarà più stabile, probabilmente dopo le elezioni russe. Per quanto riguarda invece i futuri Paesi associati fra i quali la Polonia, saranno soggetti a direttive e norme riguardanti la zona del Mar Baltico.

Da parte di un giornalista di Lisbona

D. Cosa succede ai paesi comunitari che non rispettano le direttive previste da tali programmi?

R. Naturalmente questi Paesi oltre a perdere una chance importante per loro, perdono la possibilità di poter usufruire degli aiuti della Comunità, e, come nel caso dell'Inghilterra, soffrirebbero gravi penalità tra le quali quella di ritrovarsi più indietro rispetto ad altri paesi comunitari, e di non potere più usufruire dei contributi che sono ormai stati destinati altrove.

Da parte di C.Quinci (L'Armatore)

D. Come verranno effettuati i controlli sull'avvenuta riduzione delle flotte durante lo sviluppo del programma Pop.4?

R. Per il Pop.4 è stato organizzato un comitato di controllo apposito. Le previsioni del pop sono una possibilità ed una soluzione per migliorare la redditività e la competitività delle imbarcazioni, senza tali aiuti si perde sicuramente un'ottima occasione per battere la concorrenza dei prodotti importati dai paesi terzi.

 
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