(ansa) - lussemburgo, 10 giu - primo dibattito, oggi a lussemburgo, sulla radicale proposta della commissione europea di ridurre entro cinque anni del 40 per cento le flotte da pesca comunitarie e unanime riconoscimento della gravita' del fenomeno del progressivo impoverimento delle risorse ittiche. allo stesso tempo, i ministri della pesca dei quindici - riunitisi sotto la presidenza di turno dell'italiano michele pinto, titolare del dicastero per le risorse agricole e la pesca - hanno tutti affermato che i provvedimenti proposti sono ''particolarmente dolorosi'' in termini sociali e di occupazione. la proposta della commissione, e' stato deciso, sara' oggetto di una serie di trattative bilaterali tra l'esecutivo di bruxelles e i vari stati-membri in modo da poter giungere per la prossima riunione ministeriale in programma in ottobre a fissare gli orientamenti generali per l'attuazione del piano. la gran bretagna in primo luogo, ma anche altri paesi quali l'olanda e il portogallo sono molto critici nei conf

ronti del progetto. su un argomento non connesso, ma che tocca la medesima problematica, il ministro pinto ha sottoposto ai colleghi un appello del governo italiano a riconsiderare il piano per la totale messa al bando entro la fine del 1997 delle reti a strascico - le cosiddette 'spadare' in uso in particolare in campania, calabria e sicilia - anche inferiori ai 2,5 chilometri di lunghezza. ''date le condizioni socio- economiche nelle nostre tre regioni - ha detto pinto - il problema reale di protezione dell'ambiente marino non puo' essere risolto solo con un divieto generalizzato. il divieto non puo' essere disgiunto da una particolare attenzione per l'aspetto occupazione che esso comporta e deve essere accompagnato da pianieconomici concreti e attuabili''. a nome della commissione europea, la responsabile per i problemi della pesca emma bonino ha manifestato la ''massima disponibilita' a tener conto delle esrgenze'' espresse dal ministro italiano. per il resto, i quindici hanno approvato oggi la ripartizi

one tra i vari stati-membri delle quote di pesca internazionali nell'atlantico per lo scorfano rosso e dello spratto negli stretti tra la danimarca e la svezia e hanno autorizzato la firma nell'ambito delle nazioni unite dell'accordo internazionale sulla protezione degli stock di pesci transzonali e altamente migratori di cui i paesi dell'ue discutevano ormai da un anno. e' stata infine rinviata da fine giugno a fine dicembre la progressiva attuazione del progetto comunitario di dotare di un sistema di controllo satellitare le flotte pescherecce dell'ue.