Il Tempo pag. 15Dal 28 luglio i nostri prodotti ittici non potranno essere venduti oltre Atlantico
A vuoto i tentativi del commissario Emma Bonino per rivedere le normative comunitarie
Spadare, addio. Il "de profundis" lo hanno pronunciato ieri assieme l'eurocommissario alla pesca Emma Bonino e il ministro dell'Agricoltura Michele Pinto. Protestano, naturalmente , categorie e rappresentanti dell'indotto. »Metterete 10mila persone sul lastrico in regioni come la Sicilia e la Calabria dove già si soffre . Pinto annuncia interventi a breve del Governo, spera in contributi comunitari, auspica una riconversione morbida (acquacoltura e via dicendo), ma il dado sembra tratto davvero.
E il perché non sta tanto nelle direttive europee - che risalgono al '91 e che da noi non hanno trovato applicazione grazie alla manica larga dei Governi e agli auspici di una revisione delle regole - ma nel fatto che si è mossa la potente lobby ecologista americana. Che qualche tempo fa, ha fatto inserire l'Italia nel novero dei paesi che non solo non rispettano i regolamenti sulla pesca dell'Onu ma che, anzi, non fanno nulla per evitare abusi. Il che significa che dal 28 luglio prossimo venturo - dopo una decisione del tribunale Usa per il commercio internazionale - scatterà l'embargo per i nostri prodotti ittici oltre Atlantico, ivi compresi quelli del corallo che da soli raggiungono un fatturato di oltre 2mila miliardi annui, di cui buona parte vengono appunto dagli Stati Uniti.
Un po' troppo per la nostra già disastrata economia. E allora la Bonino, dopo ennesimi tentativi andati a vuoto di far rivedere le norme comunitarie (le reti possono essere ormai lunghe al massimo 2.500 metri, mentre i pescatori delle spadare sostengono che non possono fare a meno di metterne per 8 o 10 chilometri), ha deciso che era venuto il momento di metter fine alle irregolarità e alle illusioni di poter proseguire come se nulla fosse. Ha intensificato i controlli - che hanno testimoniato le irregolarità, visto che su 16 operazioni in mare sono state conteggiate 15 violazioni - e ha dato il via libera alle richieste degli americani (inasprimento del regime sanzionatorio e intensificazione dei controlli). Pinto ha assicurato che il Governo interverrà al più presto per l'operazione-riconversione: spera che un provvedimento possa andare in esame al consiglio dei Ministri entro il 20 luglio, in modo da bloccare l'annunciato embargo Usa dei nostri prodotti, la settimana successiva.