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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 3 luglio 1996
L'Unità pag.5 SANTER: MANOVRA SULLA STRADA GIUSTA

Oggi chiarimento Prodi-Monti?

Santer torna a far sapere che da parte sua »non c'è alcuna critica al governo italiano . E che la manovra per il '97 »va nel senso giusto . Da Bruxelles una nuova puntualizzazione del portavoce del presidente della Commissione dopo le polemiche del »caso Monti . Bonino: »L'intervento di Monti? Un contributo al dibattito sul futuro dell'Europa . De Silguy vuol parlare a Monti del caso Italia. Oggi Prodi (con Dini e Violante) al Parlamento Europeo.

BRUXELLES. Le divergenze tra Monti e Santer ci sono ed emergono con chiarezza. Ormai è sin troppo evidente che non c'è identità di vedute, sulle scelte compiute dal Governo Prodi, tra il commissario italiano ed il suo presidente. Da un lato c'è il professore, commissario italiano - responsabile per il Mercato interno, le dogane e la fiscalità - il quale critica il governo per il »Dpef 1997 , dall'altro Jacques Santer, il quale torna nuovamente a far sapere che non intende avanzare alcuna osservazione al governo Roma. E' stato di nuovo ieri il portavoce della Commissione a precisare il pensiero del presidente, impegnato a Dublino dove è stato avviato il semestre di presidenza irlandese. »Santer - ha ripetuto Nick Van der Pas - non ha mai criticato il governo italiano e non intende farlo .

E ha ricordato, inoltre, che il presidente della Commissione, quando ha parlato a Lione, ha osservato che »il Dpef va nel senso giusto e che del rapporto deficit-Pil dal 5,9% al 4,4% nel 1997 non è affatto un cattivo risultato . Si tratta di una nuova precisazione che ha tutta l'aria di voler correggere quanto ha detto lunedì scorso il professor Monti ad un gruppo di giornalisti italiani.

Infatti, in quell'occasione, Monti riferì che Santer lo aveva autorizzato a dire che nei suoi commenti di Lione non si riferiva specificatamente al Dpef che non aveva ancora esaminato ma in generale agli orientamenti economici del governo e che, di conseguenza, non »v'era contrasto tra i commenti di Santer e le preoccupazioni da me espresse .

Ma come si vede, stando al portavoce di Santer, il contrasto c'è ed è rimasto tutto intero. E' vero che Santer, sempre a Lione, ha ribadito che »i criteri di Maastricht vanno applicati senza eccezioni ma è anche vero che il presidente della Commissione ha posto l'accento sul fatto che la decisione sui Paesi in regola verrà presa solo all'inizio del 1988 e non è il caso adesso di fare alcuna speculazione .

E' naturale che a Santer non dispiacerebbe che tutti i Paesi dell'Unione potessero partecipare alla moneta unica sin dall'inizio (1 gennaio 1999) ma questo non lo »preoccupa in quanto si è di fronte a scelte che dovranno ancora venire e che riguardano le politiche di bilancio che sono di competenza dei governi nazionali: »Esserci o no, nella moneta unica, è una scelta degli Stati , è la puntualizzazione.

Stamane è possibile che la polemica tra Monti e l'Italia continui ad essere oggetto di discussione. Fonti della Commissione, che tiene oggi la sua riunione settimanale, hanno fatto sapere che il commissario Yves Thibault de Silguy, responsabile insieme a Santer degli Affari monetari, ha seguito con attenzione la polemica e ha intenzione di parlarne con il suo collega italiano.

Ed è probabile che il tema rimbalzi nelle sale del Parlamento europeo dove, nel pomeriggio, è prevista la presenza di Romano Prodi e di Lamberto Dini (ed anche di Luciano Violante, presidente della Camera) ai quali toccherà fare il bilancio del semestre di presidenza italiana dell'Unione che si è concluso con il Consiglio europeo di Firenze. Monti ha auspicato, l'altro ieri, di poter incontrare il presidente del Consiglio sebbene tra i due non vi sia un appuntamento specifico. L'on. Pierluigi Castagnetti, deputato del Ppi, ha riconosciuto a Monti il diritto di commentare le scelte dei governi, sulla base di quanto stabilisce il Trattato, ma ha rilevato che il commissario »non può ignorare che le sue valutazioni possono produrre preoccupanti conseguenze sia nei mercati sia nelle valutazioni degli altri partner .

Emma Bonino, altro commissario italiano (Pesca, Consumatori, Politiche umanitarie) ha precisato il suo pensiero sul »caso Monti .

Dopo aver giudicato »improprio che uno Stato membro rivendichi »l'appartenenza nazionale di un commissario il quale, al contrario, è tenuto ad esercitare con indipendenza la propria funzione, ha ricordato il ruolo »d'impulso e di incoraggiamento nei confronti degli Stati membri che deve essere esercitato dalla Commissione.

E, poi, aggiustando un po' il tiro di una precedente affermazione, ha definito l'intervento di Monti come »un contributo al dibattito in corso sul futuro dell'Europa e ha ribadito la propria contrarietà alla proposta, avanzata da Monti, di »blindatura della finanziaria perché ritiene »inopportuno impedire al Parlamento di esprimersi su un provvedimento fondamentale .

 
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