Il Commissario responsabile per la pesca dell'Unione europea, Sig.ra Emma Bonino, segue attentamente le relazioni sulle risorse alieutiche. Esbjerg gliene ha fornita ancora una sugli effetti nocivi limitati della pesca dell'Ammonytes tobianus.dida foto: Tanto sole e pochissimo vento, cornice ideale per la passeggiata sulle banchine del porto.Emma Bonino e Hans Berg Madsen davanti agli impianti dell'industria per la lavorazione del pesce di Esbjerg.
QUOTIDIANO DANESE
DI TEDDY GEHRKE
Ieri a Esbjerg sono rimasti tutti contenti della visita del Commissario europeo, Sig.ra Emma Bonino. Al settore della pesca non sono state fatte promesse concrete, ma il Commissario ha lasciato a tutti l'impressione di essere disposta ad ascoltare quello che hanno da dire i pescatori.
- E' stata una fortuna poterle esporre le nostre opinioni; abbiamo avuto la possibilità di illustrare la nostra situazione al responsabile più alto dell'organizzazione della pesca nell'Unione europea. E il Commissario si è mostrato molto interessato. Quando ha sentito qualcosa che non le è parso chiaro, ha voluto approfondire l'argomento, racconta Hans Berg Madsen, direttore dell'industria per la lavorazione del pesce di Esbjerg.
Il Sig. Madsen ritiene di essere riuscito a convicere la Sig.ra Bonino del fatto che gli operatori della pesca industriale non tengono d'occhio soltanto l'aspetto economico quando parlano di pesca redditizia, bensì anche l'aspetto biologico.
RIFERIRA' AL RITORNO
Proprio le risorse alieutiche rappresentano una delle preoccupazioni di Emma Bonino, come è risultato dal colloquio che abbiamo avuto con lei. Il Commissario però non reagisce immediatamente, se un'organizzazione ecologica avvia una campagna, bensì richiede le prove che il problema affrontato dall'organizzazione stessa ha un carattere concreto.
Il governo inglese ha chiesto un intervento dell'Unione europea nei confronti dei pescatori danesi di "Ammonytes tobianus" nel mare del Nord, sulla scia della campagna avviata da Greenpeace. L'industria per la lavorazione del pesce di Esbjerg è però riuscita a presentare fatti documentati così numerosi da convincere i membri di Greenpeace in tutta la Danimarca del fatto che tale attività alieutica non è così nociva da richiedere un'azione a tutela dell'ambiente. La Sig.ra Emma Bonino ieri era molto interessata alle relazioni in proposito.
- Inoltre siamo riusciti ad attirare la sua attenzione anche sui problemi relativi allo stato del mare. Dal momento che un'indagine biologica si conclude con l'emanazione di norme, ingenere dopo due anni, può nel frattempo essersi registrata una nuova situazione in quanto lo stato delle cose si modifica più rapidamente. Ciò contribuisce a sminuire il credito del sistema, afferma Berg Madsen.
DFE RESTA FUORI
Il presidente dell'Unione dei pescatori di Esbjerg ha riportato l'impressione di una "Signora perspicace e gentile, che sa ascoltare". Anche se non ha fatto proposte concrete, la Sig.ra Bonino si è dimostrata molto soddisfatta della visita.
Lo stesso non si può dire della DFE (Unione danese dei pescatori e degli esportatori), che non è stata invitata e ha saputo della visita soltanto dalla lettura dei giornali.
GRANDE INTERESSE
Abbiamo un grandissimo interessea partecipare alle visite del massimo responsabile politico comunitario per il settore della pesca. E anche abbiamo molti interessi comuni con le organizzazioni dei pescatori, pur se vi sono settori in cui la nostra posizione è diversa.
L'organizzazione della visita è stata molto affrettata, afferma il responsabile Peter tofte, che di propria iniziativa è riuscito a ottenere stamane un appuntamento con la Sig.ra Bonino. Il Cap divisione della Commissione europea, Sig. Jens Nymand Christensen, dichiara che la lista dei partecipanti è stata elaborata in collaborazione con le autorità politiche locali e che la visita della Sig.ra Emma Bonino a Esbjerg è stata breve e informale, per cui si è preferito invitare soltanto un ristretto numero di responsabili di organizzazioni.