I consumatori europei sono gli ultimi a essere interpellati e hanno meno influenza di qualsiasi altro in seno all'Unione, afferma il Commissario europeo responsabile per la politica dei consumatori, Sig.ra Emma Bonino, che non se la sente di promettere un aiuto comunitario né per gli additivi, né per il fenobarbitolodida Foto: "La politica dei consumatori è l'ultima e la meno importante politica dell'Unione europea", afferma Emma Bonino.
Fri Aktuelt (quotidiano danese), pagina 13
di Jorgen M. RasmussenI consumatori dei 15 paesi dell'Unione europea non debbono sperare che la Comunità si batta per una diminuzione degli additivi nei generi alimentari o persegua altri obiettivi delle organizzazioni di consumatori.
L'unico progresso passa attraverso una maggiore cognizione di causa e una maggiore consapevolezza dei singoli consumatori.
Così brutalmente ha presentato la situazione, nel corso di una conferenza tenuta ieri a Copenhagen, la Sig.ra Emma Bonino, Commissario europeo responsabile della politica dei consumatori.
"La politica dei consumatori è l'ultima e meno importante politica dell'Unione europea. In 12 dei paesi membri la politica dei consumatori non riveste un grande interesse".
"Le organizzazioni interessate all'agricoltura e all'industria esercitano un'influenza assai maggiore delle organizzazioni dei consumatori dei singoli paesi", afferma l'italiana Emma Bonino.
DIFFICOLTA' DI LEGIFERARE
Circa 130 cittadini interessati alla politica dei consumatori hanno incontrato la Sig.ra Emma Bonino al Museo Nazionale, e una delle loro domande più ricorrenti riguardava il modo in cui il consumatore possa accertarsi dell'origine e del fabbricante di una determinata merce.
La richiesta relativa al paese d'origine è stata presentata, fra l'altro, tenendo conto dei "consumatori politici" ed è stata formulata quando si è parlato del boicottaggio di merci francesi e del problema della mucca pazza in Gran Bretagna.
"Ritengo molto difficile legiferare sull'indicazione del paese di origine e del produttore di una merce. Ma credo invece che saranno sempre più numerosi i produttori a fornire volontariamente tale indicazione" afferma la Sig.ra Emma Bonino.
Neppure sul consumo piuttosto diffuso del pericoloso fenobarbitolo da parte di donne incinte Emma Bonino ha potuto proporre soluzioni concrete.
"Non vi è nessuna possibilità di emanare un divieto. L'unico possibilità è quella di fornire maggiori informazioni ai pazienti", ha affermato il Commissario.
Il difensore civico dei consumatori, Sig. Hagen Jorgensen, non è altrettanto pessimista sul problema.
"Mi ha particolarmente colpito la lotta del Commissario contro forze di gran lunga superiori, e posso capire bene quello che lei prova", ha affermato seccamente Hagen Jorgensen.
"Ma la lotta deve continuare e assorbire tutta la nostra forza di volontà. E' la lotta di Davide contro Golia", ha dichiarato il difensore civico.