L'ECONOMIST PROMUOVE EMMA BONINOLA REPUBBLICA, pag.13
Roma - L'Economist promuove a pieni voti gli italiani Emma Bonino e Mario Monti. In una pagella sul primo anno e mezzo di lavoro della Commissione europea -pubblicata sull'ultimo numero del settimanale britannico- la Bonino riceve addirittura il voto più alto, un 9 eguagliato solo dal tedesco Franz Fischler, titolare dell'Agricoltura. Un onore non da poco, visto che le pagelle degli altri commissari (trattati dall'Economist proprio come studentelli) sono per la rnaggior parte insufficienti.
Della Bonino, commissario per i Consumatori, gli Aiuti umanitari e la Pesca, piace soprattutto "il gran divertimento e l'amore per il pericolo; dal Ruanda alla Cornovaglia, accompagnato da tanto buon senso". "Speriamo -è l'augurio del settimanale britannico- che possa restare popolare anche quando taglierà di due quinti le flotte pescherecce europee". L'accenno all'amore del pericolo probabilmente si deve anche all'episodio di cui la Bonino è stata protagonista lo scorso aprile in Somalia. Durante una missione a Chisimaio fu coinvolta in due scontri tra bande armate.
Bene è andato anche Monti, che al Mercato interno ottiene un 7 (come il presidente Jacques Santer) perché "bravo e determinato" e, "a differenza di altri" commissari, "crede in quello che fa". Per lui la sfida principale sarà "la riforma dell'Iva".
Non tutti gli "alunni" dell'esecutivo comunitario hanno ben figurato: l'Economist ne boccia 9 su 20. Fra loro nomi eccellenti come l'ex premier francese Edith Cresson, ("pensa di poter puntare tutto sullo charme gallico") invitata a scegliere fra il comune di Chaterrault (di cui è tuttora sindaco) e Bruxelles (voto: 3). La scarsa assiduità viene rimproverata anche al responsabile di Industria, tecnologia dell'informazione e telecomunicazioni Martin Bangemann ("Così intelligente, ma così pigro. Sarà il troppo tennis o la troppa vela?" voto: 4) e al portoghese Joao de Deus Pinheiro ("Naturalmente il golf ha le sue attrattive rna..", voto: 3). Il presidente Jacques Santer ha invece ottenuto un dignitoso 7: "Un bravo ragazzo, sempre pronto a cercare di calmare le acque. La sua politica per il lavoro manca di realismo. Dovrebbe impegnarsi per riformare le istituzioni e le finanze della "scuola", vista la sua posizione di capo".
La pagella, tra il serio e il faceto, si conclude con una valutazione globale sulla "classe" dei commissari. "Procede abbastanza bene, rna troppi allievi segnano il passo. Vogliamo ricordare che esami duri si avvicinano e il sostegno dei genitori sarà fondamentale".