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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 10 settembre 1996
Intervista a Emma Bonino di G.Bucc. pubblicata dal 'Corriere della Sera' il 7 settembre a pag. 5

'IRAK? IL GOVERNO HA AGITO BENE'

La Bonino, commissaria Ue: nessuna critica alla nostra politica estera

Politica estera da operetta? Strategia dell'anguilla nella nuova crisi del Golfo? Emma Bonino sbuffa, si spazientisce e alla fine sbotta. 'Senta, io non faccio parte di uno schieramento politico governativo. Ma non ritengo serio, in questa situazione, un attacco al governo. Se chi attacca il governo si ponesse problemi seri sulla sicurezza comune europea, farebbe un grande servizio a tutti'. Insomma, dalla commissaria italiana all'Ue arriva un inatteso aiuto a Prodi, Dini e a tutta la squadra ministeriale che, secondo molti, non ha brillato per chiarezza mentre Clinton sganciava missili sull'esercito di Saddam Hussein. 'A Bruxelles la sensanzione comune e' di frustrazione, ma noi italiani siamo in buona compagnia', ridacchia la pannelliana Emma. Nemmeno una piccola presa in giro dai suoi colleghi, magari sulla solita Italietta ambigua, prigioniera di una diplomazia abituata a giocare virtuosamente di sponda tra i giganti fin dai tempi del badogliano Renato Prunas? 'Macché. Noi non siamo oggetto di critiche

particolari sulla politica estera. In verità tutti ci sentiamo inadeguati. La storia di questi anni insegna che i Quindici, separati, non vanno lontano: sono cacofonici e inefficaci. Ora sento chiacchiere inutili, dibattiti aposteriori, su un'iniziativa americana gia' avvenuta.

D. Sembra un po' la posizione di D'Alema, 'quello che è successo è successo'. E' d'accordo con lui?

R. Non solo. Ma se non prendiamo dei provvedimenti come europei, succederà e risuccedera' sempre cosi'.

D. Va bene, ma forse la Farnesina qualcosa ha sbagliato se perfino un ministro di Prodi, Anna Finocchiaro, ha criticato 'l'approccio minimalista' del governo alla grana irakena.

R. Non so cosa voglia dire. Non capisco cosa pensi che il nostro governo avrebbe potuto fare. Tra pochi giorni c'è il vertice di Dublino. Sarebbe utile che i ministri uscissero da quella riunione dicendo: avremo una politica estera comune. Se questo non accadra', ce lo dica la Finocchiaro cosa avrebbe dovuto fare il nostro governo.

D. Magari prendere una posizione più esplicita o, per dirla con Occhetto, piu' 'riconoscibile'.

R. D'accordo. Prendiamo allora le due posizioni piu' esplicite e contrapposte, quella di Major e di Chirac: non mi pare che abbiano influito neppure di mezza virgola. Non mi sembra proprio che Chirac sia molto piu' efficace degli italiani. I francesi hanno solo detto che chi ha preso iniziative ha sbagliato.

D. E' stato sufficiente perché Chirac diventasse il nuovo beniamino dei nostri pacifisti...

R. E infatti questa cosa mi fa un po' ridere. Ognuno lo tira dove vuole, quando fa gli esperimenti nucleari lo appenderebbero al lampadario, ora invece... La verita' e' molto semplice: le politiche estere nazionali, siano francesi o inglesi o italiane, prese separatamente non hanno più senso da quando è caduto il Muro di Berlino.

D. Questo per noi e' un po' piu' vero che per altri?

R. E' vero soprattutto per le medie potenze, per noi come per la Spagna, ad esempio, dato che non abbiamo strumenti economici e militari adeguati. Per questo dico che la nostra grande occasione e' una politica di sicurezza europea, riformando il trattato di Maastricht.

Oggi, quando si arriva agli affari del mondo, l'Unione europea e' ancora una non entita'. Vuole sapere quale iniziativa mi sarei aspettata dall'Italia?

D. Quale?

R. Che qualcuno avesse detto che abbiamo bisogno di una politica estera di sicurezza comune. Gli americani se intervengono non ci piacciono, se non intervengono li chiamiamo...

D. Non sara' che siamo un po'imbottigliati fra due vocazioni, una atlantica e una terzomondista?

R. Si, ma questo aveva un senso fino all'89, al '90. Tutto questo oggi non esiste piu', e' finito.

D. Beh, Bianco applaude Dini dicendo che si e' mosso come Moro...

R. Ma siamo alla preistoria.! Il contesto attuale sfugge a una serie di interlocutori anche italiani. Tutti hanno visto cadere il Muro, nessuno ne ha tratto le conseguenze.

D. Gli americani non ci hanno neanche avvertito prima del raid contro Saddam.

R. Se è vero, e' uno sgarbo. Loro hanno quest'arroganza....

D. Magari e' un problema militare: non contiamo una cicca.

R. Il problema si risolve in sede di Unione eropea: moneta unica, politica estera e difesa comune. Vede, finche' fra noi qualunque decisione va presa all'unanimita', non si prende mai. Una delle proposte oggi è arrivare alle decisioni a maggioranza. Non è una questione di immagine. Sei visibile se hai un'identita' comune. Se non ce l'hai puoi pure affidare la politica estera ad Alain Delon, che non manca di visibilita', ma non è che ti notano piu' di tanto...

 
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