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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 30 ottobre 1996
Zaire/Unita' pag 15

La commissaria Ue accusa

EMMA BONINO: "E' INTOLLERABILE L'INERZIA DELL'OCCIDENTE"

~ BRUXELLES. "Mai, negli ultimi cinquant'anni si era sparato sulla Croce Rossa; ora, per la seconda volta in un mese, i campi profughi vengono presi a cannonate senza che ci sia una reazione, da parte degli organismi internazionali, adeguata alla gravita' della situazione". Cosi' Emma Bonino, commissaria europea per gli aiuti umanitari, ha stigmatizzato ieri il precipitare degli eventi nello Zaire dove oltre un milione di rifugiati ruandesi hutu rischia di essere annientato dall'offensiva lanciata da forze ribelli. Forze che, secondo testimoni oculari, utilizzerebbero materiale pesante (obici ed elicotteri) degli eserciti di Ruanda e Burundi.

"Ci sono gia' cinquecentomila rifugiati di cui si sono perse le tracce" - ha detto Emma Bonino - "e che sono senza rifornimenti, assistenza medica e un riparo dalle piogge torrenziali che stanno investendo la zona". L'altra notte, le autorità zairesi hanno inoltre chiuso l'aeroporto di Goma facendo ripartire vuoto l'aereo dell'Alto commissariato nelle Nazioni unite per i rifugiati.

"Se la comunita' internazionale non si muove ora, davanti alla prospettiva di un milione di vittime innocenti - si e' chiesta Bonino - quale situazione aspetta? ". "La cosa piu' intollerabile - ha aggiunto la commissaria - e' quella di accettare che si spari sulle Nazioni Unite senza una reazione adeguata delle organizzazioni internazionali e che non ci sia piu' alcun riparo per i rifugiati, in aperta violazione delle convenzioni internazionali sui diritti umani".

L'Unione europea, ha detto ancora Bonino, potrebbe fare pressioni sui paesi della regione affinche' cessino le ostilita', ma per fare cio' occorrerebbe una visione unanime delle iniziative da prendere che per ora non c'e'.

Gli stessi toni drammatici vengono usati dai responsabili delle agenzie dell'Onu che incontrano enormi difficolta' e non riescono a raggiungere molti campi di raccolta dove gli sfollati sono alla fame e sotto la pioggia. La situazione nello Zaire e' disperata per centinaia di migliaia di persone e l'Onu non puo' prendere contatto che con una minoranza dei profughi ruandesi e burundesi che fuggono dai combattimenti. Lo ha dichiarato ieri a Ginevra il portavoce dell'Alto commissario dell'Onu per i rifugiati (Unhacr), ribadendo quanto gia' comunicato dai rappresentanti dell'organizzazione a Goma.

"L'Unhcr non ha accesso che a 400mila rifugiati su un totale di un milione in tutto lo Zaire orientale. La situazione e' disperata mentre la stagione delle piogge fa temere epidemie - ha spiegato il portavoce Francis Kpatinde. L'agenzia dell'Onu non puo' assistere che le 400mila persone che si trovano nei due campi di Lago verde e Mugunga, nel nord-est, mentre i combattimenti tra irregolari tutsi e esercito zairese hanno gettato mezzo milione di persone sulle strade e nelle foreste. Nei prossimi giorni ci potrebbe essere un rimpatrio forzato dei rifugiati di Goma e Bukavu, da parte dello Zaire, dove non e' piu' presente nessun organismo internazionale, neppure l'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu.

E questa per i militari zairesi potrebbe essere un'occasione per liberarsi dei profughi. Ieri, infatti, da Kinshasa, la capitale dello Zaire, sono giunti a Goma numerosi aerei cargo carichi di militari della famigerata Guardia presidenziale e numerosi mezzi pesanti. Dopo una parata per le vie della citta', i militari hanno cominciato a dirigersi verso nord per tentare di ricacciare i ribelli tutsi autori degli attacchi ai campi profughi.

 
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