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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 11 novembre 1996
Zaire/Repubblica 8/11/96
Domani a Kigali Emma Bonino e la trojka Ue. Allarme nei campi dei rifugiati rimasti senza cibo ne' acqua

ZAIRE, MISSIONE EUROPEA PER I PROFUGHI

"Siamo all'Apocalisse". La fine del mondo s'e' rivelata sul lago Kivu, acque di frontiera tra Zaire e Ruanda. Informano le organizzazioni umanitarie che nella piccola baia di Sake un milione di rifugiati hutu "cominciano a morire come mosche". L'intera popolaz Zaire/Repubblica 8/11/96

Domani a Kigali Emma Bonino e la trojka Ue. All tutsi Banyamulenge, s'e' trasferita li', per sopravvivere ai combattimenti, ma morira' di fame. Ieri, cogliendo di sorpresa perfino gli alleati di Kigali, i tutsi dello Zaire hanno chiuso la frontiera di Goma, togIiendo anche l'illusione che gli aiuti umanitari possano passare dal Ruanda. Adesso gli unici intrusi ancora presenti nel loro territorio sono gli estremisti hutu, le milizie Interahamwe arrivate con l'esodo del '94. Stando a un gruppo di madri zairesi, gli Interahamwe avrebbero sequestrato un centinaio di bambini per proteggersi la ritirata verso il campo di Mugunga, il piu' distante da Goma.

Nel frattempo l'Unione europea, a Bruxelles con i suoi ministri per lo Sviluppo, metteva a punto un piano d'intervento nel Kivu basato proprio sull'apertura (e la difesa militare) di "corridoi umanitari" attraverso i quali far giungere cibo ai profughi. Finora i paesi membri disposti a mandar truppe erano la Francia e la Spagna. Da ieri anche l'Italia. Il ministro degli Esteri Lamberto Dini ha per tinaio dintrato Salim Ahmad Salim, segretario generale dell'Organizzazione per l'unita' africana. Sabato a Kigali arrivera' la troika della Ue, guidata da Emma Bonino, commissario per gli aiuti umanitari, per studiare la fattibilita' del piano. Dopo l'appello dei paesi della regione per una "forza d'intervento neutra", gli europei dimostrano unita' d'intenti ma lentezza d'organizzazione, e fanno pressioni sull'Onu affinche' l'intera comunita' internazionale si muova di concerto (gli americani studiano la possibilita' d'inviare materiale di supporto, non uomini). La buona volonta' (insufficiente, secondo le organi

zzazioni umanitarie, che impazienti dicono "basta parole, bisogna agire"), dimostrata dall'Occidente rischia pero' di tradursi in un nulla di fatto per la ferrea volonta' espressa ieri dal capo dei ribelli tutsi, padroni del Kivu: "Non tollereremo truppe occidentali" ha affermato il Ieader dei Banyamulenge,

Laurent Desire' Kabila. "Marciamo contro Mobutu" s'e' poi rivolto alla popolazione locale, dicendo di voler reclutare uomini da poter inviare contro il dittatore zairese.

Il dittatore s'e' mostrato alla televisione in compagnia dell'inviato Onu Raymond Chretien. Dalla sua villa in Costa Azzura Mobutu, convalescente per un'operazione di cancro alla prostata, s'e detto favorevole all'intervento di truppe occidentali in territorio zairese. Mobutu, al potere da oltre 30 anni, si rende conto che il suo Stato si sta rapidamente sgretolandio zairese. Mobutu, al potere da oltre 30 anni, si rende óinshasa, monta la protesta contro il premier Kengowa Dondo, i militari sono frustrati per le sconfitte subite nel Kivu e vogliosi di vendetta.

 
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