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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 11 novembre 1996
Zaire/La Stampa 10/11/96 pag 9

ZAIRE: L'ONU RINVIA LA PARTENZA

Il Consiglio di Sicurezza ordina di "preparare" la forza multinazionale ma non fissa date

Pronta la "Garibaldi", se il governo decide

WASHINGTON

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE

L'Onu ha preso tempo. Una mozione votata la scorsa notte all'unanimita' al Consiglio di Sicurezza dopo una brevissima riunione ha invitato a "cominciare il lavor er la creazione di una forza multinazionale" per lo Zaire, ma, nello stesso tempo, ne ha rinviato il dispiegamento a una fase successiva. Perplessita' americane sui dettagli della missione hanno imposto di posporre una decisione. D'altra parte, i veti incrociati dei governi e delle minoranze in lotta tra loro nella regione dei Grandi Laghi africani sulla composizione, sui compiti e sul dispiegamento della forza rendono in effetti una decisione in questo momento piuttosto complessa.

Nella notte la "trojka" e pea, con il Commissario per gli Aiuti umanitari Emma Bonino, e' arrivata a Kinshasa per studiare la situazione, sempre piu' drammatica ogni ora che passa. Oltre un milione di rifugiati dal Ruanda e dal Burundi si trovano nello Zaire, ospiti di un governo ostile e circondato da guerrieri nemici, senza cibo ne' acqua. Si teme che il diffondersi di epidemie aumenti in forma esponenziale il numero gia' altissimo delle morti. La Francia e' stata il primo Paese a offrire truppe per un contingente multinazionale de dimensione prevista di 4-5 mila uomini in tutto. Anche la Spagna, come la Francia, ha offerto 1000 uomini, e ieri il ministro della Difesa italiano, Beniamino Andreatta, ha detto che, nell'eventualita che l'Italia partea parte£6 missione, e' gia' stato individuato il reparto adatto. Si tratta, secondo quanto ha indirettamente confermato il capo ato il capo zÄore della Difesa Bonifazio Incisa di Camerana, della Brigata Garibaldi. Ma le autorita' militari italiane hanno osita

liane hanno os al governo, che no 'ha ancora fatto,. prendere una decisione finale sulla missione. Il ministro Andreatta ha precisato che "un'eventuale operazione italiana in Africa deve avere un mandato, tempi e modalita' di utilizzo ben definiti". L'inviato americano all'Onu Karl Inderfurth nell'esprimere il suo appoggio alla risoluzione adottata dal Consiglio di Sicurezza, ha sostenuto che "un'azione piu' preparata consentira' di congiungere due obiettivi: l'aiuto umanitario ai rifugiati e l'organizzazione di un loro ordinato rimpatrio". americani sono chiaramente preoccupati di ritrovarsi in una situazione simile a quella della Somalia, e vogliono dai governi e dalle minoranze segnali che indichino la via verso una possibile fine dell'emergenzaze segnali che indichino la via verso una possibile fine dell'emergenzaÇ ponte aereo americano, una missione diventerebbe imposfine dell'emergenzaÇ ponte aereo americano, una missione diventerebbe imposp8mbre per prendere una decisione finale. Ma, nel fra

missione diventerebbe o Zaire pone come con ione che gli aiuti vengano distribuiti in Ruanda e Burundi, cioe' rimpatriando i profughi; e il governo tutsi del Ruanda come i ribelli tutsi nello Zaire, non vogliono i francesi, che considerano amici degli hutu.

Paolo Passarini

 
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