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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 18 novembre 1996
LA REPUBBLICA 17 NOVEMBRE 1996

INTERVISTA AD EMMA BONINO

"DA CHE PULPITO PARLA!"

Le critiche della Commissaria Ue per i diritti umani Emma Bonino

di Marco Ansaldo, pag 2

Emma Bonino è in sala quando Castro parla. E al termine dei quattro minuti del discorso del lìder maximo, la commissaria europea per i diritti umani è tra i pochi a non applaudire. "Non sapevo che si fosse iscritto ad Amnesty International", sibila velenosa.

D. perché così dura con il compagno Fidel?

R. Beh, innanzitutto il tono dell'intervento. Come se avesse parlato il leader di Amnesty. Un po' di pudore a volte non guasta. E poi, questa ovazione della platea...

D. Dicono che è un gran discorso, sferzante, che va a toccare i punti deboli dell'azione occidentale.

R. Sì, ma c'è un problema: da che pulpito. Dico, quando Castro fa l'elenco dei mali del mondo, lo fa saltando a piè pari il comunismo e lo stalinismo. Quando parla di spese per armamenti, mi sembra che lui sia ben piazzato. Quando dice "regni la verità, non la bugia", io dico: da che pulpito. E quando lui parla di diritti umani, io ripeto: da che pulpito.

D. Ma come, Castro non parla a nome dei diseredati? E ora proprio una radicale si lancia contro chi difende cause da voi sempre accolte?

R. Sì, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. E io da radicale ho sempre ritenuto che democrazia e diritti umani non siano un lusso dei Paesi ricchi, ma il prerequisito sociale e umano di quelli poveri.

D. Però Fidel ha condannato capitalismo e leggi del mercato selvaggio.

R. Ma nell'elenco si è scordato lo stalinismo, la dittatura, la mancanza di democrazia e alcune altre delizie di cui credo lui sia esperto, suppongo. Ripeto una volta di più: da quale pulpito!

D. Dice che 700 miliardi di dollari per investimenti militari potrebbero essere spesi altrimenti...

R. A cominciare dai suoi spero

D. E sullo Zaire? Fidel chiede cosa si fa per impedire che a milioni muoiano di fame anche altrove.

R. Ma questo io lo strillo da tre settimane, meglio da due anni, anzi da buona parte della mia vita. C'è una merce che nel mondo scarseggia: la volontà politica. E Castro non è il leader di un'organizzazione non governativa o un tonto radicale. E' un capo di Stato protagonista nei fori internazionali.

D. E adesso Amnesty lo annovererà tra le sue file...

R. No, non credo. Ma ognuno fa i suoi giochi, e nessuno qui è così stupido da non sapere.

D. Allora ha fatto un discorso ipocrita?

R. E' stato un discorso buono. Ma chi parlava: un militare radicale? uno di Amnesty? No, parlava il leader di Cuba, un uomo incoerente rispetto alla sua storia passata e presente. Davvero, da che pulpito.

 
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