Zaire, denuncia della Bonino
"LITIGIO EUROPA-USA SULLA PELLE DEI PROFUGHI"
ROMA (s.d.l.) - "Lo Zaire del dopo-Mobuto. Ruota intorno a questo nodo il futuro dell'intervento militare internazionale nella regione dei Grandi Laghi. Europa e Stati Uniti hanno interessi contrastanti sulla questione. Questo e' il motivo di tante esitazioni. Le difficolta' tecniche sono solo una scusa".
Ha i toni della denuncia l'intervento che il Commissario europeo per gli Aiuti umanitari Emma Bonino ha fatto ieri alla
Commissione Esteri del Senato.
"Nello Zaire - ha sottolineato la Bonino - abbiamo assistito alla violazione di principi fondamentali, primo tra tutti quello di garantire l'erogazione di aiuti ai profughi.
Il mondo avrebbe dovuto inviare una Emma forza multinazionale per
forzare il brocco stretto intorno a quella gente. E invece sono state addotte scuse di ogni genere, si e' detto perfino che i profughi non potevano essere raggiunti perche' non si sapeva dov'erano". "Ragione subito smentita quando si e' ipotizzato di "bombardarli" con scatole di biscotti e latte".
"Il problema e' un altro - ha detto la Commissaria Ue - Mobuto sta per finire e gli Stati Uniti vogliono allargare la zona di influenza dei paesi anglofoni dell'area nella parte ricca dello Zaire, l'Est. Una posizione in contrasto con la volonta' europea di conservare le attuali frontiere del paese e di favorirne la transizione alla democrazia, finanziando libere elezioni".
In realta', anche il fronte europeo non e' dei piu' compatti. Nell'ultima riunione sullo Zaire, alla fine di novembre, la Gran Bretagna e' scivolata verso posizioni filo-americane. L'Italia, poi, non ha una linea nettissima: "Finora si e' limitata a denunciare i ritardi nell'organizzare l'intervento - ha detto Achille Occhetto, presidente della Commissione Esteri del Senato - e' arrivato il momento che denunci i giochi che ci sono dietro a quei ritardi".