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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Mauro - 5 dicembre 1996
Unità 4-12-96 pag 15

Riforma Onu

OCCHETTO: "IN CONSIGLIO UN SEGGIO UE"

ROMA. L'audizione di Emma Bonino alla commissione Esteri nel quadro di un'indagine sulle prospettive di rifomma dell'Onu e' occasione, ieri alla Camera, per un pressante passo di Achille Occhetto e di Emma Bonino su Palazzo Chigi per la drammatica crisi nello Zaire.

~Il govemo italiano ha fatto bene a dire che bisogna intervenire", sottolinea con forza il presidente della "Esteri": "Ma non puo' dire di avere le carte in regola finche' non spiega all'opinione pubblica perche' non si interviene". Insomma, il governo "faccia un passo avanti e denunci i ritardi, la reticenze e soprattutto i veri motivi che bloccano l'intervento nello Zaire".

E di rincalzo la commissaria Ue, reduce da una drammatica missione africana: "Dev'essere chiaro a tutti che li' si stanno giocando due precise strategie geopolitiche: da una parte gli Stati Uniti, interessati ad un allargamento, anche attraverso una spartizione dell'ex Congo, dell'influenza dei paesi di area anglofona (Uganda, Ruanda Burundi, persino Angola); e dall'altra parte l'Unione europea, per il rispetto dei confini dello Zaire e per una transizione democratica al dopo-Mobutu".

Dallo Zaire allo stretto oggetto dell'audizione, il passo e' breve, persino ovvio. E se la connessione e' naturale, non sorprende neppure la forte consonanza tra Occhetto e Bonino anche sul tipo di riforma dell'Onu a cui ambedue pensano. Occhetto parla di un Consiglio di sicurezza completamente rinnovato nella sua struttura: adeguato al dopo-Yalta, "regionalizzato", basato cioe' sulla presenza non di singole potenze ma di "forti organizzazioni" in cui va strutturata quella che definisce "la democrazia mondiale". E tra queste organizzazioni c'e' l'Unione europea. Quindi, "dare all'Ue un seggio pemmanente" che sara' poi gestito a turno dai paesi membri delI'Unione. Ecco allora che il "no" alI'ingresso della Gemmania nel Consiglio di sicurezza (e qui un forte apprezzamento per la campagna condotta all'Onu dal rappresentante italiano ambasciatore Fulci) non intende assumere il senso di una posizione antitedesca: "Sosterremo questo "no" perche intende essere l'espressione della esigenza di rafforzare una politica

estera comune dell'Europa". Ed Emma Bonino: "L'ingresso della Gemmania in Consiglio, accanto a Francia e Inghilterra, equivarrebbe a dire addio all'idea federalista di una comune politica estera dell'Europa".

Inevitabile allora per la commissaria Ue un accenno ai fallimenti di questa Onu: "Come sono ora, le Nazioni Unite non sono in grado di difendersi, come testimonia il tragico assalto alla sede di Kabul, culminato nel selvaggio assassinio di, ne' di difendere gli altri, come dimostrano le violazioni delle zone di sicurezza in Bosnia e la vicenda zalrese".

Da Occhetto infine un severo riferimento al traffico d'armi nella regione dei Grandi Laghi. "Sospettiamo che vi sia coinvolta anche l'ltalia, grande produttrice all'estero di mine antiuomo. In commissione Esteri stiamo lavorando alla definizione di un provvedimento sulla definitiva messa al bando di questi terribili ordigni.

Riteniamo comunque necessario e urgente una iniziativa del govemo per stroncare le centrali di questo traffico".

 
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