(ansa) - bruxelles, 23 dic - "caro signor annan, di attenzione verso la dimensione morale, merce ormai cosi' rara nel mondo contemporaneo, c'e' un disperato bisogno": cosi' scrive la commissaria europea all'aiuto umanitario emma bonino al nuovo segretario generale dell'onu kofi annan. in una lettera di felicitazioni inviata questa mattina al successore di boutros boutros ghali, emma bonino ha tracciato un bilancio a tinte fosche della situazione umanitaria e del rispetto della morale internazionale nel mondo. "chi come me si dedica all'aiuto umanitario vive questa assenza di dimensione morale e il conseguente scempio quotidiano dei principi su cui poggia il diritti umanitario come una sconfitta umiliante: come spiegare questo brusco prevalere della barbarie sulla civilta'?" si interroga nella lettera la commissaria europea. secondo emma bonino "sono in via di moltiplicazione le crisi dove gli spazi umanitari vengono cancellati, nella quasi generale indifferenza": "dal burundi alla cecenia si lascia sparare s
ulla croce rossa" e "in afghanistan - prosegue la commissaria - si lascia violare il compound delle nazioni unite da parte di una fazione armata che prima trasforma la bandiera dell'onu in una forca per impiccare gli avversari e poi senza che il rappresente dell'onu apra bocca adotta contro le donne leggi che cancellano" i principi sanciti dall'onu. nella lettera a kofi annan, bonino denuncia anche la 'resa incondizionata' della comunita' internazionale nella regione dei grandi laghi. "prima abbiamo assistito allibiti e impotenti al bombardamento dei campi profughi su cui sventolavano le bandiere dell'onu. poi abbiamo assistito increduli alla farsa della 'forza multinazionale', ritenuta superflua visto che gli esseri umani da strappare alla fame ed alle malattie in zaire sono 'solo' qualche centinaio di migliaia. adesso - sottolinea bonino - si assiste con indignazione al rimpatrio forzato, sotto laminaccia di armi e bastoni, di mezzo milione di profughi dalla tanzania al ruanda". la commissaria europea trac
cia nella lettera un parallelo fra le condizioni di 'rimpatrio' dei profughi ruandesi e la situazione dei rifugiati bosniaci in germania: "basta evocare per i profughi bosniaci in germania non gia' la cacciata a bastonate ma appena misure legislative atte ad incentivarne il ritorno a casa perche' si gridi allo scandalo" ricorda bonino. "chi ha deciso e perche' che la deportazione dovesse avvenire in questo modo? leggo che sono gia' 50 i bambini nati 'in marcia' e molti di piu' quelli che, in queste condizioni, finiscono abbandonati: perche' l'onu consente - conclude bonino - che si riservi loro un simile natale?".