EMMA BONINO, ITALIANA IN PRIMA LINEA COME COMMISSARIO EUROPEO HA DENUNCIATO IN UNA LETTERA I FALLIMENTI E LE IPOCRISIE DELL'ONU.
di Lucia Annunziata
E' la cittadina italiana più illustre in Europa. E ora Emma Bonino, nominata da poco "Donna europea dell'anno", si è candidata anche come ministro degli esteri del nostro Paese. Un'Italia rappresentata finora sulla scena internazionale con grigia prudenza potrebbe trovare in lei un'efficacissima, appassionata portavoce. Un esempio perfetto dello stile e del coinvolgimento con cui la Bonino ci sta portando in prima linea è la lettera di fine anno con sui ha scagliato una pietra contro l'ipocrisia delle Nazioni Unite. "Il quadro delle violazioni dei diritti umani è catastrofico" denuncia "ma l'Onu è ormai impotente". La Bonino elenca i recenti disastri. "Si spara sulla Croce Rossa in Burundi e in Cecenia. In Afghanistan è stato imposto il velo calpestando i principi della Conferenza internazionale delle donne" e, sempre in Afghanistan "a settembre l'ex presidente Najibullah, che si era rifugiato nella sede delle Nazioni Unite, è stato trascinato fuori e impiccato". L'impotenza dell'Onu di fronte alla violenza
sfiora il cinismo. Che altro dire infatti della risposta del delegato Onu di fronte all'uccisione di Najibullah: "Non bisogna drammatizzare"? E non è segnata dallo stesso cinismo la scelta di non intervenire nello Zaire? "Si è ritenuto che la forza multinazionale fosse superflua proprio dove gli esseri umani da salvare erano qualche centinaio di migliaia". La lettera è tanto più significativa se si confronta con le discussioni in corso in Italia proprio sull'Onu. La Bonino indirizza la sua denuncia al nuovo segretario generale Kofi Annan. Dopo la sua elezione, in Italia ci si è subito chiesti se avrebbe favorito il nostro Paese in campo internazionale. Si potrebbe domandare, tanto per fare il punto sulla politica interna: su quale tavolo internazionale si dovrebbe manifestare questo presunto favore di Annan nei confronti del nostro Paese?