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Conferenza Emma Bonino
Partito Radicale Maurizio - 2 febbraio 1997
ue: zaire; aiuti alimentari e strade le priorita', bonino
(dell'inviato alfredo bugattelli)

(ansa) - kisangani (zaire), 2 feb - il ripristino delle vie di comunicazione e l'invio urgente di beni alimentari sono lepriorità indicate oggi dalla responsabile della commissioneeuropea per gli aiuti umanitari emma bonino dopo una visita alcampo di raccolta dei rifugiati ruandesi a tingi-tingi, un centinaio di chilometri ad est di kisangani, nel nord dello zaire. "oggi abbiamo ritrovato quelli che erano spariti dai radar delle potenze occidentali - ha detto polemicamente bonino incontrando il governatore della provincia - qui vi sono circa 200 mila profughi ruandesi e altrettanti devono essercene nascosti nelle foreste della regione". "faccio un semplice calcolo matematico - ha aggiunto - in zaire a dicembre ce n'erano un milione e 200 mila, poi ne sono rientrati 700-800 mila, e nel paese quindi adesso ce ne sono almeno 400 mila". circa due mesi fa organizzazioni umanitarie e paesi occidentali hanno invece sostenuto che in zaire non vi erano più profughi, dopo un loro esodo di massa verso il ruanda, causat

o dagli scontri tra ribelli tutsi ed esercito di kinsasha. a tingi- tingi, dove sono raccolti almeno 120 mila profughi ruandesi, i rifornimenti alimentari arrivano con il contagocce e le organizzazioni umanitarie denunciano la penuria di cibo come causa principale dell'alto tasso di mortalità, soprattutto tra i bambini. "bisogna rimettere in sesto la strada - ha precisato bonino - che conduce al campo e quindi inviare cibo". per non creare squilibri tra rifugiati e popolazione locale, gli aiuti alimentari dovranno essere distribuiti "senza distinzione di nazionalita", ha detto ancora bonino, "e quindi anche ai profughi zairesi". nei dintorni di kisangani vi sono anche decine di migliaia di zairesi che sono fuggiti dalle zone di guerra nell'est del paese. tra le ossature di un ospedale mai terminato, alle porte della città, ve ne sono ammassati almeno 3.500. anche qui la prima necessità è il cibo che arriva saltuariamente e in quantità scarse. in media, ai profughi e ai rifugiati viene distribuito cibo per no

n più di 600 calorie al giorno, mentre il fabbisogno si aggira tra le 2.000 e le 2.200. intanto, continua l'afflusso dei profughi verso tingi-tingi che vi giungono dopo aver percorso a piedi e senza scarpe fino a mille chilometri marciando per mesi anche 15 ore al giorno. il rimpatrio obbligatorio dei profughi, prospettato dai governatori delle regioni interessate, ha scatenato la reazione di bonino. "noi siamo contrari a tale ipotesi. sappiamo che e' gia' successo - ha detto - lo abbiamo condannato allora e continueremo a farlo con forza". "escludendo il burundi da cui vengono notizie di massacri, non vi sono attualmente - ha aggiunto - le condizioni per un rientro nel ruanda a causa della guerra nell'est dello zaire". il problema dei profughi non puo' essere risolto dalle organizzazioni umanitarie, ha sostenuto bonino, ma dalla comunità internazionale e deve intervenire con una soluzione politica. "inviero' una lettera aperta al segretario generale delle nazioni unite - ha annunciato - denunciando la situa

zione in cui si trovano i rifugiati nella regione dei grandi laghi e chiedero' iniziative ai ministri degli esteri dei quindici. la comunità internazionale deve assumersi le sue responsabilità".

 
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