Shooting-star della Commissione europea
La nuova speranza della Commissione europea porta lo chic italiano. Emma Bonino, commissaria europea per le questioni umanitarie, la pesca e la protezione dei consumatori, deve fare il lifting all'immagine delle autorità di Bruxelles, immagine alquanto malconcia a causa del molle comportamento nei confronti dell'epidemia bovina britannica.
La sola composizione così particolare dei portafogli lascia presumere qual era il compito che un anno fa era stato destinato alla militante politica nel Partito Radicale italiano: lei doveva occuparsi delle cianfrusaglie.
E proprio a lei il Presidente della Commissione J. Santer ha messo in mano il compito di sventare una piccola rivoluzione: nuove competenze e 100 funzionari in più per la protezione dei consumatori. Non più il Commissario per l'agricoltura Fischler, bensì la gente della Bonino sarà d'ora in poi responsabili per i controlli alimentari e per la composizione dei comitati scientifici. Girava voce, negli ultimi tempi che questi comitati, sui cui pareri si è basata la Commissione per lo sblocco della gelatina, erano abbastanza vicini alle lobby agrarie. qui che Emma Bonino deve ora fare ordine.
Emma Bonino era la candidata desiderata dal Parlamento Europeo per questo compito. "Non ha riguardi tattici la loda così il MEP belga dei Verdi Magda Aelvoet "dice apertamente quello che pensa". Cosi apertamente che alcuni commissari CE si sono alquanto spaventati quando, ultimamente, si sono trovati citati nel giornale belga "Le Soir". Ben 2 volte sono stati fatti pervenire al giornale dei verbali delle riunioni della Commissione strettamente confidenziali, i quali documentano che sia nell'occultamento della BSE sia nel permesso al mais geneticamente modificato, per la maggior parte dei commissari c'era di più importante che la salute dei consumatori. Che sia stata la stessa Bonino a far pubblicare i documenti non è provato. In ogni caso il giornale stampava giusto accanto un'intervista a una Bonino furiosa, che rimproverava ai suoi colleghi commissari decisioni precipitose e vigliaccheria nei confronti del mercato. "Lei sa che deve comunicare con la popolazione" aggiunge la verde M. Aelvoet giustificando c
osi la possibile indiscrezione "se vuole arrivare a qualcosa in questa Commissione europea".