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Conferenza Emma Bonino
Commissione Europea Letizia - 2 aprile 1997
Articolo sull'Unità del 29.3.97 "SOLIDARIETA INTERNAZIONALE"
Sugli aiuti allo Zaire Usa e Unione Europea due filosofie opposte

EMMA BONINO

COMMISSARIO EUROPEO

L'UNIONE EUROPEA e gli Stati Uniti d'America hanno due modi diversi di intendere l'azione umanitaria, quando si tratta di crisi complesse, frutto di conflitti feroci e spesso cronici.

L'Ufficio Umanitario della Comunità Europea (Echo), creato nel 1992 e oggi presente in circa sessantacinque <

E gli Stati Uniti? Il nuovo Segretario di Stato Madeleine Albright ha appena formulato delle nuove linee direttrici che Brian Atwood, capo dell'Usaid, agenzia governativa americana che amministra gli aiuti umanitari e quelli per lo sviluppo, ha riassunto e chiosato sulI'Herald Tribune.

Anche noi a Washington, spiega Atwood, capiamo l'importanza di un'azione umanitaria pienamente autonoma. Ma, essendo oggi l'unica superpotenza esistente, I'economia più forte e la sola nazione in grado di darsi una strategia <

La diplomazia americana distingue oggi nel mondo quattro categorie di Stati: i buoni (<Washington si propone di favorire il passaggio alla prima categoria (i <>) del maggior numero possibile di Stati appartenenti alle altre tre categorie. E poiché le crisi umanitarie complesse e cronicizzate - nota Atwood - esplodono solo negli Stati <

SE Sl APPLICA questo schema a ciò che succede nella regione dei Grandi Laghi da novembre a oggi, molte cose diventano improvvisamente più decifrabili. Si capisce, soprattutto, in base a quale logica e stato deciso che nelle regioni investite dalla guerra non c'è più spazio per un'azione umanitaria neutrale. Se infatti lo Zaire di Mobutu è da considerare uno Stato <

Chi la pensa così tende a considerare un ingenuo o un provocatore chi, come me, si ostina a voler soccorrere subito tutti gli esseri umani stritolati dai disegni geopolitici. Un intervento umanitario neutrale in Zaire, ci viene ripetuto, rischia di ritardare il <

So bene che il <

Sono disposta ad ammetterlo, a condizione che anche gli altri, i fautori del primato assoluto della Realpolitik, riconoscano i danni provocati dalle loro scelte: violazione delle frontiere e del territorio zairese da parte di forze straniere; bombardamento di campi profughi protetti dalle bandiere delI'Onu; massacri senza testimoni di profughi Hutu nelle <

Che cosa è più giusto fare? Perseguire I"

 
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