(ansa) - roma, 3 apr - se kohl e' riuscito ad imporre la linea tedesca per polonia ed ungheria, "perche' l'italia non fa un grande progetto per i balcani?". a porre questo interrogativo e' il commissario europeo emma bonino che - in un'intervista anticipata da "panorama" - sostiene che il "problema" albania non sta tanto nell'ipotesi "semplicemente ridicola" di uno sbarco in massa in italia, quanto nel "guardare avanti e scoprire che nel futuro il sud-est-europeo e' un buco nero". nell'intervista - che prende spunto dalla denuncia della bonino sull'assenza degli intellettuali italiani sul caso albania e dalla conseguente richiesta di sue dimissioni da commissario ue avanzata da gianni vattimo e da massimo cacciari - la bonino lamenta la "mancanza di progetti per albania, bulgaria, romania". progetti che, ha spiegato, l'italia deve portare avanti con l'europa, ma a patto di "rinunciare all'unanimita"'. o, aggiunge "e' la paralisi". al sindaco di venezia cacciari, che la invita a dimettersi e a governare piutt

osto che a denunciare gli intellettuali di sordita', emma bonino risponde: "la politica umanitaria la posso decidere, come ho fatto, in 24 ore. quella estera che e' gestita dal consiglio dei ministri, ha invece tempi storici". ad umberto eco che sostiene che gli intellettuali "parlano al vento", la bonino ricorda l'esempio degli scrittori francesi scesi in piazza per i "sans papiers".