roma - l'italia è riuscita ad impiegare in due anni soltanto il 15% dei fondi strutturali assegnati dalla comunità europea con il pacchetto 1994-1999, decentrandone la gestione, ma per i prossimi due anni deve tornare alla centralizzazione per impiegare tutti i finanziamenti disponibili e non vedersi ridurre la quota nel prossimo pacchetto. è quanto ha detto il commissario europeo, emma bonino, parlando, in teleconferenza da bruxelles alla platea del convegno formez su "fondi strutturali e la pubblica amministrazione per lo sviluppo del mezzogiorno", riunita nella protomoteca del campidoglio. "personalmente, da federalista, sono molto favorevole ai decentramenti - ha detto la bonino - ma con meno di due anni a disposizione prima del 1999 e a fronte di meno del 15 per cento dei fondi effettivamente utilizzati, non vedo altra soluzione che passare ad un periodo di centralizzazione se non li vogliamo perdere. nel '99, inoltre, tutti i paesi membri avranno problemi di bilancio e la ricerca di fondi sarà spasmodi
ca, ed è quindi probabile che saranno fatti pesare i criteri di assegnazione". non riuscire a spendere i fondi delpacchetto 1994-'99, ha sottolineato il commissario europeo, vorrebbe quindi mettersi in condizione di vedersi ridurre la quota assegnata nel prossimo pacchetto. rispondendo poi ad una domanda sulla politica che la comunità sta perseguendo per andare incontro agli stati membri in fatto di procedure, la bonino ha affermato che "si sta facendo uno sforzo di snellimento delle procedure e di avvicinamento alle amministrazioni locali in termini di linguaggio. una direttiva europea - ha pero' precisato - deve essere una direttiva quadro e non una legge nazionale. ed anche una legge nazionale non puo' entrare troppo nel dettaglio, poichè c'è il limite oggettivo di doversi rivolgere a quindici stati membri. per questo esiste il principio della sussidiarietà". quanto alla qualità e quantità dell'impiego dei fondi strutturali da parte dell'italia, il commissario europeo ha detto che "abbiamo speso non propr
io benissimo e molto lentamente. non siamo stati capaci a fare un vero decentramento - ha concluso - e bisogna prenderne atto".