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Conferenza Emma Bonino
Bonino Marta - 26 aprile 1997
Varie * Il Giornale, pagina 7

IOTTI:"BONINO E MONTI TRADITORI"

Sconcerta perfino il PDS la sparata dell'ex presidente della Camera contro i ministri europei

Sorprendente accusa della "dama rossa": li ha scelti Berlusconi, non hanno difeso le ragioni dell'Italia a Bruxelles I

ROMA

di Marco Ventura

E dire che non era l'ultima arrivata. Invece è arrivata per ultima, Nilde lotti, a risuscitare una polemica di cui perfino il suo partito, il Pds, non sentiva affatto iI bisogno. L'ex presidente della Camera e membro della Commissione Esteri di Montecitorio, accusa di tradimento degl'interessi italiani i commissari europei Emma Bonino e Mario Monti: "Sono stati eletti dal governo Berlusconi - dice, dimenticando che i "ministri" europei non vengono eletti, ma nominati - e se vedo la lotta che c'e oggi in Italia per incolpare e fare in modo che l'Italia col governo Prodi non possa entrare in Europa, un po' di sospetto mi giunge che forse la difesa de]le nostre ragioni non sia stata fatta con la sufficiente forza, come probabilmente sarebbe stato con altri commissari",. E dire che e stata, la lotti, anche vicepresidente dell'Assemblea della Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa, e che da quando non è più presidente della Camera si dedica anima e corpo alla politica estera. Con scarsi risultati

, peró, se è vero che I' accusa alla Bonino e a Monti è infamante solo all'apparenza. Francesco Speroni,presidente dei senatori della Lega Nord, cita il Trattato di Roma istitutivo della Cee, articolo 157, secondo comma: "I membri della Commissione esercitano le loro funzioni in piena indipendenza nell'interesse generale della Comunità. Nell adempimento dei loro doveri essi non sollecitano né accettano istruzioni da alcun governo, né da alcun organismo... Ciascuno Stato membro si impegna a rispettare tale carattere e a non cercare di influenzare i membri della Commissione nell'esecuzione dei loro compiti". Commenta Speroni: "Il contrario sarebbe un illecito comunitario. Quel che ha detto la lotti è la solita storia: gli italiani pensano che i commissari stiano lí a difendere i loro interessi, mentre rappresentano tutta l'Europa e non il governo italiano, né quello di prima né quello di adesso. Nel merito, non ho letto i verbali delle riunioni per giudicare se hanno lavorato bene o male".

Emma Bonino e Mario Monti evitano di replicare con un secco: "No comment". A sorpresa, il più agguerrito sostenitore dei due commissari è Umberto Ranneri, responsabile economico del Pds: "La presenza italiana nella Commissione è prestigiosa e di alto livello, cosí come sono fuori discussione la determinazione e lo scrupolo con cui. sulla base di dati inoppugnabili, l'onorevole Bonino e il professor Monti si sono battuti per far valere le ragioni del nostro Paese a Bruxelles". In linea con la lotti, invece, il responsabile Esteri di Rifondazione comunista, Ramon Mantovani: "La trovo un'interpretazione plausibile, non solo perché sono stati nominati da Berlusconi, ma perché è noto che sono a favore di Maastricht e molto in sintonia con gli altri governi europei. La Bonino e Monti sono esponenti della destra no?". Si stupisce per le parole della lotti il responsabile Esteri di Forza Italia (e ministro degli Esteri nel governo Berlusconi), Antonio Martino: "lo muoverei l'accusa opposta, e cioè che sono stati anc

he troppo ispirati da spirito patriottico e hanno fatto l'impossibile per indorare la pillola. La Benino, in particolare avrebbe potuto esternare di meno, anche se è stata bravissima come commissaria europea". Concorda Marco Pannella: "Cara lotti, noi abbiamo il dubbio che vi abbiano difeso anche troppo, ma in realtà la Bonino si è limitata a bacchettare la scorrettezza di chi, anticipando i numeri, denunciava la trave italiana nell'occhio del ciclone europeo, e non vedeva il fuscello francese". Il riferimento è al commissario De Silguy. Il segretario del Cdu, Rocco Buttiglione, confessa che gli sono "cadute le braccia": "Il vero motivo per cui l'Italia non è benvenuta in Europa non è Bertinotti, ma una certa mentalità dei politicanti italiani che pensano si possa truffare sui numeri. Questo fa il paio con il disprezzo per i ragionieri espresso da un'alta autorità dello Stato, mentre i ragionieri difendono le persone oneste contro gli imbroglioni". E l'ambasciatore Sergio Romano: "I commissari sono indipende

nti dai governi, mentre la Bonino, già nel modo in cui si e espressa, è andata fuori binario. Se ci sono due persone che si sono battute coerentemente perché il governo italiano facesse quel che doveva fare per entrare in Europa, sono proprio Monti e la Bonino".

 
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