ispra (varese) - il commissario europeo, emma bonino, non ha voluto commentare le discussioni sollevate dalle dichiarazioni del presidente della repubblica, oscar luigi scalfaro, sulla moneta unica e le valutazioni della commissione di bruxelles: "non ho nulla da dire, non intendo parlare delle vicende italiane", ha detto, a margine di un incontro, oggi al centro di ricerca di ispra, per festeggiare il 47/o anniversario della dichiarazione di schuman, dove ha tenuto una conferenza sul tema "l'europa che vorrei". "questo territorio, dove oggi ho parlato - ha detto la bonino - appartiene ai cittadini italiani, e non posso che esprimere tanti auguri agli italiani, per risolvere i loro problemi". l'italia, pero', a suo giudizio, "ha una opportunità: ce la puo' fare ad entrare tra i primi paese nell'unione monetaria, se avrà il coraggio di fare le riforme strutturali che non ha fatto negli anni scorsi". "mi auguro - ha aggiunto - che l'italia trovi la volontà politica e la coalizione che riesca a sostenere queste
riforme di struttura, senza le quali non andiamo da nessuna parte". il discorso della bonino sul tema della conferenza ha avuto un sottofondo pessimistico, in relazione alle vicende europee di questi ultimi anni, in contrasto con il "sogno europeo" degli ispiratori dell'unione europea: schuman, adenauer e de gasperi. il 16 giugno - ha ricordato il commissario - si riunirà il consiglio europeo di amsterdam che dovrebbe approvare il nuovo trattato, discusso nella conferenza intergovernativa, e di cui "nessuno sa nulla, che non ha appassionato nessuno, e c'è il rischio che si possa chiudere in modo deludente". un'altra preoccupazione della bonino è quella che si possa perdere "qualunque tipo di identità europea, capace anche di riunire gli altri paesi" e ridurre la costruzione europea soltantop ad "una grande zona di libero scambio". "e per raggiungere solo questo obiettivo non c'era bisogno del sogno federalista dei nostri padri europei. per fare una zona di libero scambio è sufficiente un consiglio di ammini
strazione". per la bonino, "bisogna adeguare le strutture comunitarie alla sfida degli anni 2000". "mettersi in una situazione adeguata per affrontare il futuro è una necessità". bisognerà quindi introdurre, al posto di quello all'unanimità, il voto a maggioranza, che è più democratico e "implica una partecipazione dinamica degli aderenti" e dotarsi di "una politica estera, di cittadinanza e dell'immigrazione". una politica estera di sicurezza è "necessaria" per far fronte alle crisi che si manifestano nell'area europea.