roma - brutta avventura per la commissaria europea emma bonino sequestrata stamani in afghanistan da un gruppo di taleban, i militanti islamici sunniti, e rilasciata dopo poche ore. con lei sono state fermate, per aver scattato fotografie in un ospedale femminile di kabul, anche altre persone che facevano parte della delegazione guidata dalla bonino. ''sono stati fermati - ha dichiarato un funzionario - perche' non avevano nessuna autorizzazione per scattare foto alle donne. la politica dei taleban vieta a estranei di prendere foto di donne. il direttore dell'ospedale e' venuto a lamentarsi da noi. la delegazione aveva anche registratori e videocamere''. emma bonino e la sua delegazione erano da ieri in visita nel paese per vedere sul posto i diversi progetti echo', il programma di aiuti umanitari che non passa attraverso i governi. appena appresa la notizia il leader radicale marco pannella ha commentato: ''i fondamentalisti musulmani producono ferocia e le loro reazioni sono imprevedibili come quelle delle

bestie algerine''. dal vicesegretario generale del consiglio d'europa, l'istituzione europea nota per la tutela dei diritti umani, hans khristian krueger l'arresto della bonino e' stato definito ''una cosa scandalosa''. soddisfazione per il rilascio della commissaria europea e' stata espressa da klaus van der pass, portavoce del presidente della commissione europea jacques santer: ''ci rallegriamo vivamente per il rilascio. vogliamo sapere di piu' su quello che e' successo. potrebbe trattarsi di un incidente banale, ma potrebbe anche essere qualcosa di piu'. la bonino e' in contatto con le autorita' locali e ha ricevuto le scuse del ministro degli esteri. la sua missione adesso puo' continuare senza problemi. speriamo che l'affare sia chiuso''. ''le regole qui non sono chiare, ne' per quanto riguarda il diritto di fotografare le donne ne' per altre questioni'', ha detto emma bonino, in una dichiarazione rilasciata dopo la sua liberazione. la bonino ha raccontato alla rete televisiva americana cnn che e' sta

ta fermata con tutta la delegazione nei pressi di un ospedale femminile che aveva appena visitato. ''ci hanno fatto aspettare all' aperto - ha detto la bonino - mentre un funzionario dell'afghanistan che ci accompagnava ha dialogato con i taleban. dopo una lunga attesa - ha aggiunto la commissaria europea - il funzionario ci ha detto che tutto era a posto. il problema qui e' che nessuno, nemmeno i cittadini, sanno quali siano le regole, che cambiano continuamente senza che ne venga data comunicazione.