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Conferenza Emma Bonino
Manfredi Giulio - 31 dicembre 1997
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(dal "Corrieree della Sera" del 19 dicembre)

"Washington - Oltre metà dei farmaci donati alla Bosnia dal '92 al '96 erano inutilizzabili perchè scaduti, deteriorati o sbagliati. E molte ditte farmaceutiche o enti che li hanno spediti lo sapevano: vi hanno speculato sopra facendosi concedere le esenzioni fiscali previste per l'assistenza umanitaria e addossasando ai bosniaci le enormi spese per distruggere le medicine. Lo hanno scoperto al termine di una inchiesta congiunta l'Istituto oncologico europeo di Milano e l'Associazione europea della sanità e lo sviluppo di Bruxelles. E' uno scandalo senza precedenti. I farmaci in questione totalizzavano da 28mila a35mila tonnellate, di cui da 14mila a 21mila tonnellate avariate o scadute. Nei calcoli dell'istituto e dell'associazione, essi costerebbero alla Bosnia straziata dalla guerra dai 34 milioni di dollari in su, oltre 62 miliardi di lire, per la loro distruzione, se la Bosnia disponesse dei necessari inceneritori. I mittenti avrebbero risparmiato almeno 25 milioni di dollari (la differenza è dovuta a

i guasti subiti durante i trasporti o in magazzino una volta sul posto). Le detrazioni fiscali non sono state quantificate.

La scoperta è stata resa pubblica ieri dal "New England Journal of medicine", che nonha fatto i nomi delle ditte e degli enti coinvolti nello scandalo. In maggioranza essi sarebbero americani, ma una buona parte sarebbe europea. Non si sa se figurino anche ditte o enti italiani. La rivista ha citato casi clamorosi: residui di medicine della seconda guerra mondiale; farmaci contro la lebbra, che non esiste nell'ex-Jugoslavia; altri dall'etichetta illeggibile, o aperti; e via di seguito.

Fortunatamente i bosniaci non avevano e non hanno i mezzi per distruggere prodotti di questo genere. I 34 milioni di dollari dovranno essere sborsati dall'Organizzazione mondiale della sanità di Ginevra che ha sovrinteso alla loro distribuzione. A questo scopo, dovrà costruire appositi inceneritori. Secondo il "NewEngland Journal of medicina", l'Organizzazione è corresponsabile dello scandalo perchè non ha esercitato i suoi poteri di controllo.

Un rapporto firmato da Patrick Berksmman, un funzionario di Bruxelles, suggerisce che non siano più concesse esenzioni fiscali ai donatori finchè la sanità in Bosnia non certifichi che i farmaci <>. Il rapporto chiede che i colpevoli siano denunciati alle autorità giudiziarie e sottolinea che truffe analoghe sono già avvenute in Africa durante la carestia, in Messico dopo il terremoto dell'85 e in alcune ex repubbliche sovietiche. <>.

(Ennio Caretto)

 
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