Pena di Morte (sostituendo il viaggio in Florida alla visita a Ciampi)
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite voterà la prossima settimana una risoluzione presentata dai 15 paesi dell'UE, e sottoscritta da 74 paesi di tutti i continenti, che propone una moratoria mondiale delle esecuzioni capitali, affermando il principio che la pena di morte contrasta con I principi contenuti nella » Dichiarazione universale dei diritti umani . Potrebbe essere una tappa storica nella lunga battaglia per l'abolizione della pena di morte che ha visto in prima linea, in questo decennio, la diplomazia italiana e » Nessuno tocchi Caino , l'organizzazione internazionale fondata dai radicali nel 1993 per mettere fine all'uso barbaro degli » omicidi di Stato . L'esito del voto non é scontato, perché sono 72 i paesi che nel mondo ancora praticano il supplizio capitale. Da qui la necessità di una campagna d'opinione, a cui io sto partecipando da abolizionista, per mobilitare le coscienze, soprattutto nei paesi dove il boia uccide ancora. Ho visitato, negli ultimi 15 giorni, il » braccio della morte
di due penitenziari degli Stati Uniti, a Chicago e a Miami. Gli Usa costituiscono il fronte più importante per il movimento abolizionista : perché si tratta di un grande paese democratico che appare già spaccato in due su questa questione : solo 38 Stati infatti conservano la pena di morte e di questi solo 28 la applicano.
2. Regionali
Per le regionali ? Non andremo certo in vacanza. Una posizione definita per le 15 presidenze in ballo, ovviamente, non l'abbiamo. Né avrebbe senso, trattandosi per la prima volta di un'elezione diretta, quindi basata in primo luogo sul profilo dei candidati. E' proprio per questo che a proposito del Veneto, l'unica regione di cui ci siamo finora occupati, abbiamo espresso una propensione per il candidato Cacciari piuttosto che per il candidato del Polo, Galan.
3. Accordi
Il nostro patrimonio elettorale fa naturalmente gola a molti candidati, alcuni dei quali si sono fatti vivi a titolo personale. Chiedono, in sostanza, i voti radicali ma » senza i radicali . Non si puo' davvero accontentarli. Noi non escludiamo, a priori, nulla. Ma ci riserviamo di fare le nostre scelte più avanti : un po' perché abbiamo ancora tempo davanti a noi, ma soprattutto perché in questi mesi che precedono le regionali puo' avvenire veramente di tutto sulla scena politica nazionale. Riparliamone più in là.
4. Allargamento maggioranza
Ho già avuto modo di dirlo. I miei ultimi contatti con D'Alema (e con Berlusconi) risalgono al luglio scorso. Da allora non abbiamo più ricevuto segnali dal Palazzo. Entrare nell'esecutivo ? Io stessa ho detto la scorsa estate a Roma, al nostro ultimo congresso, che ci sentiamo forza di governo in grado di gestire la » rivoluzione liberale contenuta nel nostrro programma referendario. Un governo o una maggioranza che si impegnassero formalmente a realizzare, anche parzialmente, il nostro programma potrebbero - sulla base di tale impegno - chiedere e ottenere il nostro appoggio. Siamo viceversa del tutto disinteressati al farsi e disfarsi di maggioranze » di sopravvivenza , senza programmi precisi, buone per forze politiche » senza fissa dimora . Noi radicali non abbiamo mai cambiato né di nome né di ideologia e nemmeno di indirizzo.
5. D'Alema/crisi
D'Alema é l'unico in grado di rispondere a questa domanda.
Bruxelles 11.11.99